CORINALDO - Si terrà l’11 maggio a Corinaldo, uno dei borghi più belli d’Italia, il primo Disconnect Day d’Italia. Un evento nazionale...
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Oscar Wilde sapeva resistere a tutto ma non alle tentazioni: e i partecipanti al Disconnect Day sapranno resistere alla tentazione di non utilizzare il cellulare per qualche ora? Tra i motivi che più di tutti spingono all’utilizzo di questo mezzo c’è la noia, come è emerso da un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Washington. Secondo una ricerca dell’Associazione Di.Te. realizzata in collaborazione con il portale Skuola.net su un campione di 23.166 persone di cui 9.419 maschi e 13.747 femmine tra gli 11 e i 26 anni, la continua disconnessione dalle relazioni vis à vis mina il rapporto genitori-figli. Il 38% dei ragazzi ha detto che si sente rispondere “Un attimo” dai genitori perché impegnati con gli strumenti digitali quando invece vorrebbero le loro attenzioni. Un abuso degli strumenti digitali, inoltre, porta a una minore concentrazione, che nel peggiore dei casi ha la durata di 9 secondi, pari a quella di un pesce rosso. Un altro fenomeno che mina il rapporto di coppia è il phubbing, ossia il continuo snobbare il partner per smanettare sullo schermo. «Un uso inconsapevole delle nuove tecnologie mette a repentaglio qualsiasi tipo di rapporto e può portare a un ipercoinvolgimento», avverte Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione Nazionale Di.Te.: «Momenti come questi dovrebbero essere lo spunto per adottare un sano e periodico detox dagli strumenti digitali per ritornare alla condivisione presente nella vita reale con la gente che ci circonda, stimolando nuovamente il pensiero critico e cogliendo gli stimoli che il dialogo può offrirci grazie all’attivazione di tutti i sensi. Sensi che spesso non vengono attivati in toto quando si intrattengono conversazioni solo sui messanger o sui social». «La Regione Marche è particolarmente sensibile a questi temi», sottolinea Antonio Mastrovincenzo, Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche: «In questa legislatura abbiamo adottato due provvedimenti importanti, nel 2017 la legge sul gioco d’azzardo e sulle dipendenze tecnologiche e l’anno scorso quella sul cyberbullismo. Promuovere e favorire un uso consapevole delle nuove tecnologie, anche grazie a eventi come il Disconnect Day di Corinaldo può essere uno stimolo a riprendere contatto con il senso più autentico dell’essere comunità».Il Consiglio Regionale delle Marche è tra gli enti patrocinatori dell’evento.
E il Disconnect Day aiuta anche fare luce anche sul senso di comunità: «Gli strumenti digitali sono entrati nelle nostre vite in modo massiccio. Sono senza dubbio strumenti preziosi, che permettono di condividere informazioni con tutta la cittadinanza più velocemente, ma il ritrovarsi, sapere che si incontreranno i membri della comunità in cui si vive non ha eguali. Li si può guardare negli occhi, cogliere espressioni che altrimenti non si vedrebbero e ci si può parlare per cogliere i loro bisogni», aggiunge il Sindaco di Corinaldo, Matteo Principi: «Corinaldo è lieta di ospitare un evento di questa portata».
Il Disconnect Day è anche un momento educativo dedicato agli studenti e alle famiglie. «Abbiamo accettato di mettere in piedi questo evento perché è molto più di un evento, è un altro modo per educare i ragazzi alla consapevolezza verso un corretto utilizzo degli strumenti tecnologici. E tutto accadrà nella bellissima cornice del nostro borgo. Corinaldo è Città Palcoscenico, ed è un palcoscenico sempre aperto alle energie positive e all’educazione», afferma Giorgia Fabri, Assessore all’Istruzione e al Turismo di Corinaldo, ricordando che l’11 maggiosaranno presenti «coinvolti anche gli studenti delle nostre scuole e per questo ringraziamo la Dirigenza dell'Istituto Comprensivo di Corinaldo per aver aderito e sostenuto l'iniziativa.Ci saranno anche le famiglie, e sarà un’altra occasione per accorciare le distanze che spesso separano le generazioni. Il Disconnect Day è pensato per una società che deve sapere di nuovo fare rete grazie a tutti i tipi di intelligenza dell’uomo, non perdendo la connessione con il mondo reale. La consapevolezza è un percorso che va costruito insieme».
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Corriere Adriatico