Cupramontana, il tatuatore al giudice "La marijuana fa parte del rito Shadhu"

La cannabis sequestrata dai carabinieri
CUPRAMONTANA - ​“Fumo marijuana più volte al giorno perchè fa parte del rito Sadhu, una preghiera che pratico all'alba e al tramonto". ...

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CUPRAMONTANA - ​“Fumo marijuana più volte al giorno perchè fa parte del rito Sadhu, una preghiera che pratico all'alba e al tramonto".

"Sono da 32 anni un adepto della religione Shivaista (branca dell'Induismo, ndr.)”.

Così Giovanni Di Francesco, il tatuatore di 49 anni arrestato dai carabinieri di Cupra con l'accusa di coltivazione e detenzione di marijuana, ha spiegato ieri al giudice del Tribunale di Ancona Carlo Cimini durante l'udienza di convalida, assistito dal suo avvocato difensore Moreno Giaccaglia.

Insomma, quella piantagione di marijuana era per uso personale per quel percorso spirituale e terapeutico avviato da molti anni, dopo la conversione allo Shivaismo.

"Il mio percorso spirituale prevede l'uso della gangia (marijuana) e della charas (resina della pianta di marijuana) più volte al giorno durante la preghiera (Sadhu) - spiega proprio Giovanni Di Francesco - quindi l'uso e consumo della pianta di cannabis fa parte del mio percorso mistico e spirituale".

Il giudice Carlo Cimini, nel convalidare l'arresto, nonostante la richiesta del Pm Antonio Di Cuonzo ha deciso di rimettere il 49enne in libertà con il solo obbligo di firma presso l'autorità giudiziaria. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico