CUPRAMONTANA - Bagno di folla, fiori bianchi e gialli, tanta commozione per l’ultimo saluto a Leonardo David, lo studente 22enne vittima delle drammatiche conseguenze di una...
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Ieri pomeriggio la chiesa di San Lorenzo non è riuscita a contenere l’abbraccio di tutta Cupra che si è stretta ai genitori Rita e Roberto, ai nonni, alla fidanzata Eva, in una giornata così triste e segnata dal lutto cittadino. Presente tutta l’Amministrazione comunale con il sindaco Luigi Cerioni in testa, i dipendenti comunali colleghi di Roberto David e poi la squadra e la dirigenza del Maiolati Calcio, con le casacche ufficiali, e un mare di amici e compagni dell’Università Politecnica delle Marche frequentata da Leo.
Il Cupramontana Calcio ha fatto anticipare la partita casalinga per partecipare al funerale. Sono stati istallati degli altoparlanti per far sì che anche sul sagrato si udisse l’omelia e si potesse seguire la struggente cerimonia.
Il parroco don Giovanni Rossi, che ha celebrato il rito funebre insieme ad altri tre sacerdoti, non ha trattenuto la sua commozione nel salutare Leonardo e ha parlato rivolgendosi soprattutto ai moltissimi giovani presenti, parlando dell’importanza della vita, del senso della vita che va oltre la nostra umana comprensione. «Non hanno senso le domande che ci poniamo di fronte a queste tragedie – dice don Giovanni – del perché si debba morire così giovani, non avremo risposte».
E allora ha fatto riferimento alla scommessa di Pascal, il filosofo che invitava a credere in Dio e nella vita eterna. «Abbiamo solo due possibilità – spiega il parroco – credere che Dio esista o non crederlo, credere che ci sia la vita eterna o che non ci sia. Ma la scommessa è credere che esiste Dio e che vi sarà una resurrezione dopo la morte, perché se perdiamo non perderemo più di quanto avevamo già perso, ma se vinciamo guadagneremo molto di più».
Poi, ha invocato il senso della vita nel dedicarsi all’amore, agli altri, all’amicizia. Parole toccanti che sono arrivate dritte al cuore di quanti non sono voluti mancare all’ultimo saluto a questo sfortunato giovane. I familiari non hanno voluto saluti o gesti plateali per dare l’addio a Leo, ma piuttosto un rispettoso, composto viaggio a piedi verso il cimitero comunale, l’ultimo viaggio della loro creatura che amava così tanto partire zaino in spalla ed esplorare posti nuovi. Buon viaggio Leonardo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico