ANCONA - Se davvero un operaio ha alzato troppo i martinetti, sbilanciando il ponte fino a farlo scivolare giù a schiantarsi sull’autostrada, c’è da...
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La procura parte dal basso, ipotizzando il semplice omicidio colposo, ma lavora in silenzio insieme al consulente tecnico, agli investigatori della Polstrada e agli ispettori dell’Asur proprio per ricostruire l’organigramma di tutti coloro - aziende, progettisti ed esecutori - che hanno giocato un ruolo nella partita del cavalcavia da sollevare. È il primo passaggio necessario per capire chi ha commesso errori o imprudenze e chi aveva il compito, per legge o per responsabilità nella catena degli appalti, di evitare sbagli, imprudenze e cattive esecuzioni.
Intanto, si fermano i lavori sui ponti sull'A14: a maggio sarebbero dovuti iniziare quelli sul cavalcavia l’ultimo in comune di Loreto, poco prima del casello di Loreto-Porto Recanati. «La lavorazione è sospesa in attesa di capire la dinamica di quanto avvenuto e in attesa anche delle risposte dell’esecutore», chiariva ieri Roberto Tomasi, condirettore Nuove Opere Autostrade per l’Italia, rispondendo a una domanda su tempi e modalità del prossimo intervento programmato per l’ultimo cavalcavia da rialzare. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico