Covid, sos malattie infettive: in una settimana ricoveri raddoppiati. Riattivata l'unità di crisi. Positivo bimbo con l'appendicite

Covid, sos malattie infettive: in una settimana ricoveri raddoppiati. Riattivata l'unità di crisi. Positivo bimbo con l'appendicite
ANCONA - Una task force per affrontare il boom di contagi da Covid (ieri sono raddoppiati nelle Marche, da 82 a 166 in un giorno, di cui 39 nella provincia di Ancona) e prepararsi...

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ANCONA - Una task force per affrontare il boom di contagi da Covid (ieri sono raddoppiati nelle Marche, da 82 a 166 in un giorno, di cui 39 nella provincia di Ancona) e prepararsi al potenziale incremento dei ricoveri, saliti a 27 dopo il secondo caso positivo al Salesi: un bambino ricoverato per un’appendicite. 

 

E’ la risposta dell’ospedale di Torrette all’impennata del Covid, in attesa di conoscere le linee guida regionali dopo la riunione odierna del Coordinamento enti. L’Azienda Ospedali Riuniti ha deciso di riattivare l’unità di crisi - proprio com’era avvenuto in piena pandemia - presieduta dal direttore sanitario Arturo Pasqualucci e composta da Marcello D’Errico, preside della Facoltà di Medicina, dal professor Marcello Tavio (Malattie Infettive) e dai dottori Leonardo Incicchitti (Direzione medica) e Lina Zuccatosta (Pneumologia). 


Il percorso 
La task force detterà tempi e modi per affrontare l’emergenza nel caso di un picco di ricoveri che in una settimana sono raddoppiati a Malattie infettive: sono 25 i degenti alle prese con polmoniti da Covid, di cui 11 nella Clinica, 11 nella Divisione e 3 in gravi condizioni in terapia intensiva. In pratica, metà del padiglione, che può ospitare fino a 50 pazienti, è già occupato. L’età media è sui 70 anni, anche se nei giorni scorsi sono stati dimessi 3 trentenni, tutti curati con il farmaco sperimentale Remdesivir che sta dando buoni risultati. Il primo obiettivo dell’unità di crisi è affrontare l’esigenza di posti letto senza penalizzare il regolare funzionamento dell’attività ordinaria, come purtroppo è parzialmente avvenuto durante la prima pandemia: «Tutte le patologie vanno curate e l’attività programmata andrà tutelata fino in fondo, ma questo sarà oggetto di un forte coordinamento a livello regionale», è il messaggio del direttore generale Michele Caporossi che ha voluto sensibilizzare i dipendenti dell’ospedale sul tema dei vaccini.
La mobilitazione
«Abbiamo attuato una grande mobilitazione affinché tutti i dipendenti, personale sanitario e non, si sottopongano al vaccino antinfluenzale, uno dei presidi fondamentali per contrapporsi al Covid - aggiunge il d.g. -. Nel frattempo, siamo in uno stato di allerta continuo: abbiamo ripristinato l’esecutivo di crisi e siamo pronti a fronteggiare l’epidemia anche con nuovi strumenti». Il riferimento è ai test antigenici rapidi che rivelano la positività al Covid nel giro di 15-20 minuti: entro la settimana ne arriveranno alcune migliaia destinate al Pronto soccorso di Torrette e del Salesi (si è calcolato un fabbisogno di circa 60 al giorno), un’altra fornitura verrà consegnata al termine di una procedura di gara finalizzata a soddisfare le esigenze dell’intera popolazione ospedaliera, dunque personale e pazienti. Si va verso uno screening di massa con quick-test pensati per velocizzare procedure e diagnosi, soprattutto nell’ambito della prima emergenza e degli accessi al triage. «L’esigenza è avere test antigenici con tampone nasale il prima possibile - conferma il direttore amministrativo, Antonello Maraldo -. Dopo aver affrontato la fase degli esami sierologici, stiamo cercando formule integrative ai tamponi tradizionali». Quelli continueranno ad essere effettuati nel camper del drive-thru, parcheggiato davanti all’ospedale regionale e dedicato all’analisi (gratuita) della positività dei pazienti con ricoveri programmati. Proprio ieri si è tenuto un incontro per valutare l’apertura pomeridiana del servizio, stavolta a pagamento, per la popolazione comune. 


Stefano Rispoli 
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Corriere Adriatico