Si moltiplicano le scritte no-vax, la Digos indaga per quelle davanti alla farmacia a Torrette

Si moltiplicano le scritte no-vax, la Digos indaga per quelle davanti alla farmacia a Torrette
ANCONA - Scritte dei no-vax, ora indaga la Digos sul raid avvenuto nei giorni scorsi a Torrette. Gli investigatori della questura dorica hanno ascoltato Pierfrancesco Rossi,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Scritte dei no-vax, ora indaga la Digos sul raid avvenuto nei giorni scorsi a Torrette. Gli investigatori della questura dorica hanno ascoltato Pierfrancesco Rossi, titolare della farmacia “Flaminia” per sapere se avesse ricevuto minacce in questi giorni. In realtà, al gesto non hanno fatto seguito intimidazioni o rivendicazioni particolari.

 

Probabilmente si è trattato di una bravata di qualche ragazzo del posto. Le prime scritte contro il Green Pass, realizzate con vernice-spray di colore rosso, sono state trovate al palazzo viola, su una colonna a fianco del supermercato e sul porticato della farmacia, proprio davanti al punto in cui è parcheggiato il camper dei tamponi. «Ho già contattato un pittore per far cancellare la scritta - spiega il farmacista Rossi -. Sicuramente si tratta dell’opera di ragazzini, forse gli stessi che ogni giorno si ritrovano in questo palazzo, al piano di sopra, per fare casino. In passato si sono divertiti pure a lanciare sassi e bottiglie dall’altro, con il rischio di colpire qualcuno». Il professionista ha deciso di rispondere al gesto dei no-vax scrivendo le proprie riflessioni su un foglio affisso sulla stessa colonna imbrattata, all’ingresso della sua farmacia. «Perché? Dove sta il senso civico, nel rifiutare a prescindere e imbrattare muri per esprimere la propria opinione?», si è chiesto. Nelle ultime ore i murales dei no-vax armati di bomboletta spray si sono moltiplicati: ne sono comparsi altri nei pressi del campo sportivo Giuliani, ad una fermata dell’autobus nei pressi della stazione ferroviaria e all’ingresso dell’Itis. Su tutti questi episodi ora indaga la polizia. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico