A Torrette trasloca di nuovo il punto vaccinale. Pochi casi, rianimazioni pulite ma il pronto soccorso è in affanno

Il punto vaccinale di Torrette
ANCONA - L’altrove è inciso nella griglia del report quotidiano dei contagi. Pochi casi e rianimazioni pulite. Agli Ospedali Riuniti, il Covid sferra attacchi...

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ANCONA - L’altrove è inciso nella griglia del report quotidiano dei contagi. Pochi casi e rianimazioni pulite. Agli Ospedali Riuniti, il Covid sferra attacchi più blandi. Tra Torrette e Salesi ieri si contavano meno di 50 positivi, ricoverati tra Malattie infettive e semintensive. Nelle corsie, tuttavia, non si abbassa la soglia d’attenzione, ma si cerca il punto esatto di riconversione.

 

Una transizione, lenta, perché di Coronavirus si continua a morire: un uomo di 79 anni di Serra dei Conti e una donna di 75 di Montemarciano non hanno retto il confronto con un virus che non molla la presa. Erano afflitti, entrambi, da altre patologie. 


L’ordinanza 
La metamorfosi non può prescindere dai passaggi formali. In una nota organizzativa, a firma del direttore sanitario e della direzione medica di presidio, sono indicati i criteri e i parametri per poter accogliere pazienti Covid nei reparti, con esclusione di quelli ad alto rischio: terapie intensive, oncologia, ematologia. Un’ordinanza, questa, finora messa poco in pratica per le difficoltà logistiche e organizzative. Della serie: un infermiere che deve passare nella camera, singola, occupata dal soggetto infetto deve affrontare i tempi lunghi della vestizione e della svestizione. In una zona di decompressione. Una manovra non del tutto agevole. La disposizione interna, inoltre, non è sorretta, a livello nazionale, da un provvedimento che abbia forza di legge. La transizione, lenta. 


Sempre sul fronte delle emergenze, la settimana appena conclusa al pronto soccorso è stata ritmata dall’affanno, con 160-180 accessi al giorno. Antonello Maraldo fissa le dovute differenze: «Un disagio - fa notare il direttore amministrativo - che accomuna tutte le strutture regionali, solo che da noi è generato dall’alto numero di casi complessi e non soltanto dal sovraffollamento di codici bianchi e verdi».


Altro giro. Il punto vaccinale di Torrette entro il 9 maggio verrà spostato per liberare l’ampia Aula Totti, dove ormai non si va oltre le 50 somministrazioni al giorno. «La prima ipotesi - ricorda Maraldo - è stata quella di riallestirlo per due, tre mesi nella palazzina degli uffici, che presto dovrà essere abbattuta per far spazio al nuovo Salesi». Contrordine: «Per evitare di sovrapporci alle necessità del cantiere abbiamo deciso di recuperare alcuni ambulatori ai piani 0 o meno 1. Per riorganizzare non più di una o due linee». Il punto di riconversione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico