Coronavirus, una app per medici e cittadini per fare il test e orientarsi nella diagnosi della infezione

La home page della App dedicata alla auto-diagnosi del Coronavirus
- CoVtest, una app per orientare a comportamenti corretti di fronte al Coronavirus. In due versioni: una destinata ai medici di medicina generale (raggiungibile  al sito...

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- CoVtest, una app per orientare a comportamenti corretti di fronte al Coronavirus. In due versioni: una destinata ai medici di medicina generale (raggiungibile  al sito https://covtest.app/), la seconda a tutti i cittadini (https://covtest.me/). Una iniziativa, nata e sviluppata nelle Marche che conferma come il digitale possa dare un contributo al reale in un momento di particolare difficoltà.


Nusa Servizi, la società operativa della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), ha scelto Tombolini & Associati srl, startup innovativa ad impatto sociale, fondata dall’imprenditore lauretano Antonio Tombolini con quattro soci nell’aprile 2019, come partner tecnologico per i suoi progetti nazionali rientranti nel Progetto SM3.0. Tra questi, CovTest, sviluppata in 36 ore, testata sabato e domenica grazie all’impegno dei medici di medicina generale marchigiana, e ieri sera messa a disposizione dell’intera collettività.

«La app per i medici - spiega Massimo Magi, segretario regionale della Fimmg - dà indicazioni utili orientando verso un comportamento omogeneo. Poi, ovviamente, la scelta resta del professionista nella sua autonomia e nella sua responsabilità». Nella domenica di test, sono stati circa 150 i medici che hanno verificato la bontà della app, che nasce «per l’esigenza di dare un po’ di chiarezza in norme che si sono succedute freneticamente». Quella per i cittadini vuole invece contribuire a togliere il clima di ansia e incertezza che rischia di attanagliare la popolazione. «Seguendo le indicazioni - osserva Magi - vogliamo diffondere scienza e sgomberare il campo dall’allarmismo».


Anche in questo caso le risposte possono orientare i cittadini ai comportamenti più consoni senza correre al pronto soccorso e negli ambulatori dei medici, laddove non necessario. «Al momento - conclude Magi - riusciamo a gestire bene la situazione sebbene con un grande sforzo». L’invito è quello di seguire le norme degli addetti ai lavori e i consigli per limitare il contagio a cominciare da quelli igienici, ma soprattutto di non farsi prendere dal panico. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico