Gianni muore sfiancato dal Covid, la moglie Tina si spegne due giorni dopo nello stesso ospedale

Chiaravalle, Gianni muore sfiancato dal Covid, la moglie Tina si spegne due giorni dopo nello stesso ospedale
CHIARAVALLE - Se ne sono andati insieme a 48 ore di distanza, quasi mano nella mano come avevano sempre vissuto, Gianni e Tina. ...

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CHIARAVALLE - Se ne sono andati insieme a 48 ore di distanza, quasi mano nella mano come avevano sempre vissuto, Gianni e Tina.

Lui, dopo 20 giorni di terapia intensiva, a 75 anni non ha retto al Covid che ha minato i suoi polmoni e lo ha spento senza pietà all’ospedale di Torrette mentre lei, sempre a Torrette, è stata ricoverata perché avvertiva dolori allo stomaco e all’intestino e si è arresa ad una setticemia, raggiungendo il marito nel viaggio verso il Cielo.

 

Forse Tina, che di anni ne aveva 76, uno in più del marito, non ha avuto neppure la voglia di lottare visto che il suo compagno di vita non c’era più da poche ore e la vita non avrebbe avuto senso senza di lui. Gianni Manzoni era un imprenditore molto conosciuto a Chiaravalle, nel territorio e a Falconara dove aveva diretto dal 1966 la Manzoni Group e lavorava nel campo della refrigerazione per Zanussi prima ed Electrolux poi. Da 5 anni in pensione, aveva subito a 46 anni, quasi trent’anni fa, un trapianto di rene ed era sempre stato grato all’Aido, di cui è stato dirigente. Lascia alla guida dell’azienda la figlia Olivia e il genero Ruggero, oltre ai nipoti Alex e Riccardo. Per tutti era Nonno Gianni, sempre sensibile alle richieste dei ragazzi e sportivo vero, vicino alla Biagio Nazzaro di cui è stato appassionato dirigente. Di origini anconetane, come la moglie, aveva giocato a calcio con la mitica Anconitana di cui era ancora tifoso. Era stato ricoverato a Torrette e dopo 20 giorni in terapia intensiva aveva accusato gravi complicazioni respiratorie. «Il cruccio più grande è non averlo più visto in questi 20 giorni – dice la figlia Olivia –, non siamo riusciti a stargli accanto perché non era consentito accedere al reparto». In tantissimi, da Palermo a Pordenone, hanno voluto essere vicini alla famiglia, ricordando con affetto Gianni Manzoni e la moglie Tina. Lei si chiamava Annunziatina Belacchi ma per tutti era solo Tina Manzoni, mamma, nonna, donna eccezionale, sempre pronta a sostenere il marito e a organizzare cene e rinfreschi aziendali, tanto che i dipendenti la adoravano. «Ha dormito fino a 20 giorni fa accanto a mio padre – dice ancora Olivia Manzoni – ma i 7 tamponi che le hanno fatto sono tutti risultati negativi: mamma è morta per una infezione grave, una setticemia diffusa». Gianni e Tina se ne sono andati insieme. E anche l’ultimo viaggio lo faranno insieme: la funzione funebre è fissata per domani alle 15 presso l’abbazia di Chiaravalle, da dove poi si proseguirà per il cimitero comunale. «Siamo addolorati ma vogliamo festeggiarli: erano una coppia eccezionale che ha insegnato tanto a noi tutti e non dobbiamo essere tristi».

 

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Corriere Adriatico