SENIGALLIA - Il Covid riduce il numero di ombrelloni negli stabilimenti balneari ed il Comune corre in aiuto dei bagnini, permettendogli di allestirli nelle aree giochi e...
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Si tratta di attività che, non garantendo il distanziamento sociale, saranno interdette. La delibera, in pubblicazione all’albo pretorio, prevede «senza previa comunicazione, in via del tutto eccezionale e limitatamente alla stagione balneare 2020, l’installazione di ombrelloni e tavoli nelle aree sport e gioco, così come individuate nelle singole concessioni demaniali destinate a stabilimenti balneari, senza aumento di volume né installazione di tendonati e fermo restando i limiti della propria concessione demaniale». Ogni imprenditore balneare quindi potrà utilizzare solo i propri spazi destinati al gioco e allo sport per posizionare ombrelloni o tavoli.
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Per evitare lungaggini burocratiche, e quindi andare ulteriormente incontro alla categoria, non sarà necessario presentare alcuna comunicazione. Il Comune ha valutato in queste settimane quali iniziative fossero più opportune da intraprendere per dare risposte alle esigenze degli operatori: soluzioni per fare in modo che le disposizioni, incardinate sul distanziamento sociale, incidessero il meno possibile sull’andamento economico delle loro attività. «Il tema del distanziamento sociale, indispensabile a garantire la salute pubblica, sarà determinante anche sulla spiaggia – interviene il sindaco Maurizio Mangialardi - e, di conseguenza, rischia di essere un dispositivo capestro per i nostri operatori balneari. Il provvedimento che abbiamo adottato in giunta è frutto anche del proficuo confronto con le associazioni di categoria, e mira a contenere la perdita di presenze all’interno delle concessioni, dovuta proprio alla necessità di allargare gli spazi tra i clienti».
Nel dettaglio del provvedimento il primo cittadino aggiunge: «Abbiamo autorizzato l’installazione di nuovi ombrelloni e di nuovi tavoli nelle aree sport e nelle aree gioco, che evidentemente non potranno essere utilizzate come nelle scorse estati. Ovviamente va da sé che tali autorizzazioni non potranno prevedere né aumenti di volume, né nuovi tendonati». Insomma ciascuno potrà utilizzare solo gli spazi che già ha a disposizione per gioco e sport e non dovrà chiuderli. Una misura molto apprezzata perché, diversamente, ci sarebbe stato dello spazio perso pur essendocene grande necessità: un giusto compromesso per tutelare la salute e dare maggior occasioni di guadagno ad un settore fortemente penalizzato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico