Le Cartiere ripartono dopo 10 giorni di stop. Oggi al via le fabbriche di Fabriano e Rocchetta. Pioraco ancora fermo

Le Cartiere ripartono dopo 10 giorni di stop. Oggi al via le fabbriche di Fabriano e Rocchetta. Pioraco ancora fermo
FABRIANO  - Si torna in fabbrica. Da oggi, infatti, dopo 10 giorni di stop produttivo, gli operai delle Cartiere Fedrigoni di Fabriano e Rocchetta Bassa torneranno nei due...

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FABRIANO  - Si torna in fabbrica. Da oggi, infatti, dopo 10 giorni di stop produttivo, gli operai delle Cartiere Fedrigoni di Fabriano e Rocchetta Bassa torneranno nei due stabilimenti a lavorare. Resteranno ancora a casa, invece, i dipendenti del sito maceratese di Pioraco: per loro l’attività riprenderà lunedì prossimo. Le due divisioni “carta” degli stabilimenti che fanno capo a Fabriano si sono fermate dal primo maggio a ieri: solo gli addetti alla manutenzione sono rientrati, alcuni giorni, per effettuare tutte quelle operazioni ai macchinari che solitamente si fanno nei periodi in cui non c’è lavoro. La decisione di fermare la produzione era stata presa diverse settimane fa dall’Amministratore delegato, Marco Nespolo, che aveva evidenziato una pesante flessione delle vendite da quando è scoppiata l’emergenza Coronavirus.



«Già da marzo – ha riferito Nespolo - la divisione carta è stata significativamente impattata dal calo di domanda in tutti i segmenti di offerta. La flessione non ha riguardato solo le carte per ufficio e scuola, che hanno subìto un crollo di richieste da parte di impiegati e studenti, ma anche le carte speciali utilizzate nel packaging dei beni di lusso, nella profumeria, nella vendita al dettaglio, nella comunicazione di eventi e mostre, tutti ambiti fortemente colpiti dal lockdown». Alle Cartiere il lavoro non si era mai fermato visto che era stato dichiarato strategico a livello nazionale e quindi, durante la “chiusura forzata” di marzo e aprile, gli stabilimenti hanno continuato a produrre regolarmente tutti i giorni, anche a Pasqua e Pasquetta. Per la fermata di inizio maggio i dipendenti hanno consumato le ferie del 2019. Chi non aveva giorni sufficienti ha fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria Covid-19. Sono già in vigore una serie di accorgimenti come la misurazione della temperatura a distanza con infrarossi, presa all’ingresso di ogni turno; le distanze di sicurezza sia nei reparti che nelle aree comuni. Rafforzate le misure di pulizia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico