OSIMO - Dopo oltre due mesi la casa di riposo Grimani Buttari di San Sabino è fuori dall’emergenza Covid. Da cinque giorni non ci sono più ospiti colpiti dal...
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La casa di riposo già da inizio marzo, ancora prima del lockdown, si era isolata e ancora oggi i famigliari, aggiornati quotidianamente con un bollettino inviato via mail e Whatsapp, non possono fare visita agli ospiti. «La cosa che più ci ha colpito -ha raccontato il presidente- è come questa malattia sia stata combattuta e sconfitta da persone anziane, attraverso il supporto e la costante presenza medico-infermieristica, che hanno sulle spalle tanti anni». A vincere la battaglia anche due ospiti di 104 anni e una di 102, altri due di 97 e 98 anni sono usciti dal tunnel. Oltre ai 24 positivi tra gli ospiti, ne sono stati registrati 7 tra i dipendenti ed una di loro è l’unica rimasta ancora positiva al Buttari, «ma -ha detto Cecconi- sta lentamente superando la malattia che da alcune settimane l’ha colpita, a lei va tutta la nostra vicinanza».
Un’altra dipendente, una animatrice 40enne, che ha trascorso 50 giorni di quarantena e li ha voluti fare nel centro diurno della casa di riposo chiuso al pubblico da inizio marzo. La donna con sintomi lievi, pur di non tornare a casa mettendo a rischio i figli di 6 e 10 anni e i due anziani suoceri, costringendoli all’isolamento, ha preferito rimanere in una camera allestita nel centro diurno. «Le colleghe -ricorda Cecconi- le portavano colazione, pranzo, cena, la cucina l’ha coccolata. Prima di fare il tampone aveva paura di essere positiva e si era portata già la valigia per restare nel centro diurno. Ogni giorno le colleghe dal balcone la passavano a salutare». I medici della struttura l’hanno monitorata per 50 giorni, permettendole solo a inizio maggio di fare piccole passeggiate nel parco in orari in cui non c’erano ospiti. «E’ diventata la nostra degente più giovane, finalmente è tornata a casa» ha detto Cecconi. Che ha potuto festeggiare il centenario di una ospite del reparto Rose. «Nella sua lucidità e nel rispetto delle norme di distanziamento, ci ha raccontato la sua dura esperienza ed ha ringraziato tutti coloro che ha incontrato nella sua vita». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico