ANCONA - Cominceranno stamani, tra le 7 e le 8, le manovre di attracco della Costa Magica, il colosso lungo 272 metri della Costa Crociere con a bordo 130 membri...
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Stando ai quick test, esami non riconosciuti però ufficialmente, i contagiati sarebbero 130, in buone condizioni, come confermato dalla Prefettura. Da tempo sulla Magica è scattata la quarantena e chi non ha mai manifestato febbre o altri sintomi potrebbe essere esentato dal tampone, il che consentirebbe di snellire le operazioni di sbarco, nel rispetto del rigido protocollo di sicurezza già adottato in altri porti italiani per casi simili. Protocollo che è stato approvato ieri in una videoconferenza coordinata dal prefetto Antonio D’Acunto con le forze di polizia. Il piano è stato messo a punto nei dettagli: le banchine 19 e 20, dove attracca la Magica, saranno isolate, così come le retrobanchine. Poiché la durata della permanenza della nave non è precisata, è stata disposta a cura della Direzione Marittima una recinzione per delimitare l’area vietata, che sarà controllata dalla vigilanza privata e dalla videosorveglianza collegata con Capitaneria di porto, Finanza e Polmare. Polizia e Carabinieri assicureranno servizi di vigilanza. La Guardia di finanza, che ha un presidio fisso, assicurerà anche la vigilanza a mare . Inoltre, sono stati predisposti dalla Protezione civile tre moduli container per le esigenze dei sanitari che si recheranno a bordo della nave.
Nessuno potrà scendere fino a quando non sarà escluso il rischio di contagio: nel caso dei pazienti positivi, resteranno sulla nave in quarantena fino all’esito negativo di un doppio tampone da ripetere nell’arco di 24 ore. Chi metterà piede a terra, lo farà solo per salire sui mezzi dedicati di Costa Crociere per raggiungere le proprie destinazioni. E’ presumibile che i primi a sbarcare saranno i 44 italiani e a seguire gli altri operatori di 26 nazionalità diverse, per un semplice motivo: molti sono asiatici (tra cui 176 indiani, 141 indonesiani e 131 filippini) e per loro la Compagnia dovrà organizzare il rimpatrio su voli charter da far combaciare con lo screening a bordo. Per questo l’evacuazione della nave non sarà né semplice né breve. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico