«Gel e poi guanti per la comunione. E niente foglietti, pdf sul cellulare»

«Gel e poi guanti per la comunione. E niente foglietti, pdf sul cellulare»
ANCONA - Nemmeno in chiesa sarà tutto come prima, a partire dal segno della croce perché l’acquasantiera sarà vuota. Semmai, prima bisognerà...

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ANCONA - Nemmeno in chiesa sarà tutto come prima, a partire dal segno della croce perché l’acquasantiera sarà vuota. Semmai, prima bisognerà detergersi con il gel disinfettante all’ingresso. E poi, niente strette di mano: il segno della pace si scambierà in altro modo, ad esempio con un sorriso (abbassandosi le mascherine). E la comunione? L’ostia non si riceverà più in bocca, ma solo sulle mani, evitando il contatto con quelle dell’officiante che saranno protette da guanti monouso. Ma la mascherina no, quella il sacerdote non dovrà indossarla sempre: solo quando si avvicinerà ai fedeli durante la santa messa, che da lunedì tornerà ad essere celebrata in presenza dei fedeli, sistemati a distanza di un metro, calcolato a terra e sulle panche con appositi bollini. Il Coronavirus rivoluziona la forma, ma non la sostanza della liturgia. «Queste precauzioni non mi spaventano, piuttosto sono preoccupato per la disgregazione delle relazioni sociali. L’eucaristia segna la vita di una comunità, farne a meno per 3 mesi è stata dura e a chi dice che questa è la normalità, io rispondo no: è una fase provvisoria, presto torneremo ad abbracciarci».



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Don Samuele Costantini è il parroco della chiesa di San Giuseppe Moscati, punto di riferimento per i fedeli del Q3: ha appena acquistato i disinfettanti e si prepara a far sanificare la parrocchia, dove ha rimosso metà delle panche «in modo da garantire 120 posti a sedere. Ma le messe le faremo all’aperto e in piedi - spiega -. Scout e volontari forniranno le sedie agli anziani e faranno rispettare le distanze nel piazzale. All’interno celebrerò solo i funerali perché richiedono parole sussurrate». Certo, bisognerà adottare qualche accortezza in più, come da protocollo. «Durante la celebrazione eucaristica dovrò tenere coperte le offerte, prima di distribuire le ostie mi laverò le mani con il gel e indosserò i guanti. Non ci saranno i chierichetti, fogli e libretti li abbiamo tolti: li sostituiremo con file Pdf da scaricare sul cellulare». Rinviati tutti i matrimoni, il primo battesimo sarà a luglio. «Sarà tutto come prima, solo che dovrò usare i guanti per le unzioni del bambino. Per le cresime ne riparleremo a dicembre, le comunioni pensiamo di recuperarle l’anno prossimo». E il messaggio della prima omelia? «Un invito ad avere pazienza, a non essere imprudenti e ad usare questo tempo per riprogettare spazi e cuore».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico