Il ragazzo dello spray va in comunità Dei feriti solo tre sono in terapia intensiva

SENIGALLIA - È tornato ieri in comunità il 17enne indagato per aver utilizzato lo spray urticante venerdì sera alla Lanterna Azzurra. Nel pomeriggio di ieri...

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SENIGALLIA - È tornato ieri in comunità il 17enne indagato per aver utilizzato lo spray urticante venerdì sera alla Lanterna Azzurra. Nel pomeriggio di ieri il Tribunale dei minori ha emesso un provvedimento che prevedeva l’affidamento del minore presso una comunità riabilitativa della regione. Del provvedimento sono stati informati i carabinieri ed i servizi sociali che hanno seguito il suo trasferimento. Per il ragazzo si tratta di un ritorno in comunità. Dopo aver vissuto per un periodo della sua vita a casa dei nonni, in una frazione alle porte della città, era stato affidato ad una comunità di Rimini. Era uscito da meno di un anno. Nel marzo 2018 si era trasferito a casa della madre in un’altra frazione.


Oltre alla strage della Lanterna Azzurra, di cui ha negato ogni addebito, dicendo di non esserci nemmeno stato, è finito nei guai per la droga trovata in suo possesso. Inoltre la polizia l’ha denunciato per concorso in rapina per un episodio avvenuto la notte di Halloween nel centro storico di Senigallia. Tutti episodi avvenuti quando ormai il ragazzo era uscito dalla comunità di Rimini perché riabilitato. La decisione del Tribunale dei minori di mercoledì, di lasciarlo libero, aveva sorpreso tutti. Il giudice ha ritenuto che per lui sarebbe stato opportuno un periodo in comunità.

Intanto continuano a presentarsi al comando dei carabinieri di Senigallia i giovani presenti alla serata della Lanterna Azzurra: testimonianze importanti per tentare di avvicinarsi il più possibile al numero di persone che conteneva il locale e per cercare di ricostruire gli attimi precedenti alla strage. Sul fronte dei feriti continuano ad arrivare notizie confortanti dall’ospedale regionale di Torrette: i pazienti ricoverati sono sei, un paziente infatti, è stato trasferito in un reparto per acuti ed è stato dimesso nelle scorse ore. 


Tre pazienti sono ancora in terapia intensiva: solo una in ventilazione assistita ma comunque vigile. Tutti mostrano segnali di progressivo miglioramento anche se per loro la prognosi è ancora riservata. Gli altri tre pazienti sono stati trasferiti in reparti per acuti e per uno di loro i medici si sono riservati la prognosi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico