ANCONA - Sono 229 le vittime della banda dello spray. I sei morti asfissiati nella calca della Lanterna Azzurra, i circa 200 ragazzi che uscirono malconci da quell’inferno,...
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Sei “strappi” avvennero proprio a Corinaldo nella tragica notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, quando i sei bad boys emiliani non si fecero scrupolo nemmeno di tirar via una collanina dal collo di Giacomo Tacconi, un 18enne che stava cercando di salvare giovani schiacciati nel fossato dell’uscita di sicurezza numero 3. E un’altra ventina sono i derubati individuati dai carabinieri del Reparto operativo di Ancona come vittime degli altri 37 raid messi a segno dai sei della banda (Ugo Di Puorto, Andrea Cavallari, Moez Akari, Raffaele Mormone, Souhaib Haddada e Badr Amouiyah) dopo la strage di Corinaldo, tra il 10 marzo e il 2 giugno all’anno scorso, quando ormai gli investigatori dell’Arma gli erano addosso e ne spiavano telefonate e conversazioni. Un elenco di vittime così lungo da indurre il gip del Tribunale di Ancona Carlo Cimini ad autorizzare, nel provvedimento che dispone il processo con rito immediato dal 13 marzo prossimo, che la notifica alle persone offese avvenga, almeno per quelle che non hanno già un difensore di fiducia, anche “mediante pubblici annunzi” su tre testate giornalistiche. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico