Filottrano, coperti i manifesti in memoria di Benito Mussolini

Filottrano, coperti i manifesti in memoria di Benito Mussolini
FILOTTRANO - Il necrologio della signora Ilde copre quello del fu Benito Mussolini e sopisce dopo due giorni la polemica sui manifesti commemorativi fatti affiggere domenica da...

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FILOTTRANO - Il necrologio della signora Ilde copre quello del fu Benito Mussolini e sopisce dopo due giorni la polemica sui manifesti commemorativi fatti affiggere domenica da Forza Nuova e dai camerati di Filottrano in occasione del 74esimo anniversario della morte del duce. Ieri a metà mattinata, nelle affissioni funebri in corso del Popolo, via Marconi e altre zone del centro l’annuncio della morte di una signora di Staffolo è stato sovrapposto a quelli che ricordavano la fine di Mussolini.


Della comparsa dei manifesti si erano interessati lunedì anche i poliziotti del Commissariato di Osimo, che avevano chiesto informazioni in Comune, senza ravvisare comunque, almeno a un primo esame, irregolarità circa l’affissione o particolari reati: non si tratta di manifesti funebri abusivi affissi nottetempo da qualche nostalgico, ma c’era una regolare richiesta e il pagamento per l’affissione. Ne erano seguite 48 ore di polemiche (soprattutto sui social) e prese di posizione. «Puntualmente ogni 28 aprile spuntano quei manifesti – scrive su Facebook il segretario del Pd Saverio Borgognoni – non bisogna commentare, bisogna agire. Se esistono delle leggi che vietano affissioni di questo genere (e mi sembra che esistano) le autorità devono semplicemente negarne in origine il permesso, o se questo avviene in clandestinità, devono sanzionare i responsabili a partire dalla tipografia, dai mandanti, agli attacchini». Ma non sembra così scontato che un manifesto del genere configuri il reato di apologia o manifestazione fascista, specie dopo una sentenza della Cassazione del 2017 che aveva escluso la configurabilità del reato in condotte come la chiamata del presente o il saluto romano. Ieri comunque, dopo una pausa di riflessione, l’amministrazione comunale ha usato quegli spazi per altre affissioni, anche perché i manifesti in memoria di Mussolini si avvicinavano alla scadenza. La questione è approdata ieri all’ultimo consiglio comunale prima delle elezioni, con un intervento del vice sindaco Giovanni Morresi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico