Cocaina nella cappa della cucina, c’è l’arresto bis: per spacciare utilizzava un'app a prova di intercettazioni

Cocaina nella cappa della cucina, c’è l’arresto bis: per spacciare utilizzava un'app a prova di intercettazioni
ANCONA Sconta la condanna per spaccio e si rimette subito in carreggiata, affacciandosi ancora sul mercato degli stupefacenti: arrestato con quasi mezzo etto di cocaina. Domenica...

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ANCONA Sconta la condanna per spaccio e si rimette subito in carreggiata, affacciandosi ancora sul mercato degli stupefacenti: arrestato con quasi mezzo etto di cocaina. Domenica mattina, gli agenti della Squadra Mobile hanno stretto le manette attorno ai polsi di un 32enne dominicano, con precedenti specifici. In un appartamento di via Osimo, i poliziotti hanno trovato nascosto nella cappa un involucro contenente 46 grammi di polvere bianca. Ieri, il giudice ha convalidato l’arresto e rimesso in libertà l’uomo con la misura cautelare dell’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. 


Il precedente


Il 32enne, disoccupato, era già finito in arresto nel 2017, quando la Squadra Mobile lo aveva trovato in possesso di circa due etti di cocaina. Condannato in primo grado a quattro anni e quattro mesi, nei giudizi successivi la pena è stata ridotta a due anni e dieci mesi, scontata in parte agli arresti domiciliari. Li avrebbe terminati lo scorso inverno. E, stando agli approfondimenti investigativi, non avrebbe perso tempo a tornare sul mercato degli stupefacenti. Oltretutto, sempre secondo l’accusa, installando sul cellulare un’app di messaggistica istantanea “chiusa”, dove nessuno, oltre al mittente e al destinatario, può mettere gli occhi sui messaggi inviati e ricevuti. Insomma, un sistema a prova di intercettazioni. Dopo settimane di appostamenti e pedinamenti, domenica pomeriggio i poliziotti hanno scoperto dove lo spacciatore aveva stabilito la sua nuova dimora. È così scattato il blitz.


La perquisizione


Dopo aver perlustrato ogni angolo dell’appartamento, l’involucro contenente la cocaina è stato trovato nel rivestimento della cappa della cucina. Sotto sequestro sono finiti 46 grammi di polvere bianca, pronti per essere tagliati e divisi in dosi. Inoltre, la polizia ha messo le mani su 4.140 euro, somma suddivisa in banconote di vario taglio. All’interno dell’appartamento i poliziotti hanno rinvenuto ritagli in cellophane, nastro adesivo e tutto il necessario al confezionamento della droga. Su disposizione del pubblico di ministero di turno, il 32enne è stato collocato ai domiciliari in attesa della direttissima che si è svolta ieri in tribunale. 


Il pm aveva chiesto come misura la custodia cautelare in carcere, il giudice ha invece stabilito l’obbligo di dimora nel capoluogo dorico e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il processo per il dominicano continuerà il 21 dicembre. In quell’occasione, la difesa deciderà se ricorrere o meno a riti alternativi. Sempre in tema spaccio di cocaina, la settimana scorsa gli agenti della questura hanno arrestato due albanesi: nel residence di Montemarciano dove avevano stabilito l’alloggio era stato trovato poco più di un etto e mezzo di polvere bianca. 
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Corriere Adriatico