CHIARAVALLE - Maria, chiamiamola con un nome di fantasia, è una ragazza dolce a cui piacciono le coccole e adesso provate a spiegarle perché quell’adulto le ha...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Insieme a lei, nell’altalena vicina, una bambina più piccola volteggiava in alto. Tutto era sereno fino al momento in cui si è avvicinata un’altra ragazzina con un monopattino. Maria non ama la confusione, non riesce a controllare bene il suo comportamento quando c’è caos intorno a lei. L’educatrice che l’accompagnava si è gentilmente rivolta al papà della bambina che era nell’altra altalena pregandolo di allontanare un po’ la figlia per prevenire eventuali problemi con Maria. L’uomo, un 35enne secondo i testimoni della vicenda, avrebbe fatto spallucce, lasciando la piccola figlia sull’altalena vicino a quella in cui era la ragazza disabile. Maria non ha avuto alcun comportamento scorretto ma, forse innervosita dal caos, si è avvicinata alla bambina appoggiandole la mano sui capelli. In men che non si dica il padre della piccola si è avvicinato di scatto alla disabile e l’ha colpita con un forte ceffone che ha lasciato di stucco sia la ragazza che la sua educatrice. La scena è stata raccontata da un testimone che abita nelle vicinanze e che si è rivolto alla redazione ma anche ai vigili urbani ed ai carabinieri. Dai genitori di Maria nessun commento, solo tanta amarezza. Non vogliono rilasciare dichiarazioni ma la sensazione è che il caso non si chiuda assolutamente qui. Quel giorno la ragazza disabile ha pianto a dirotto per alcune ore e nei giorni successivi si è quasi rifiutata di andare a scuola. Alcuni parlano di probabili denunce da sporgere verso l’uomo che ha maltrattato e malmenato la studentessa disabile.
C’è chi chiede una punizione esemplare. «Nella zona ci sono delle telecamere - dice un chiaravallese che ha assistito alla scena - ed i carabinieri hanno la possibilità di identificare questa persona che non merita di essere definita tale. E dire che quest’uomo che avrà circa 35 anni aveva la figlia con sé: un bell’esempio per la figlia vedere il padre che si scaglia contro una disabile e le affibbia un ceffone». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico