L’ombra di un incontro sulla morte di Christian. La madre in lacrime: «Era andato al cimitero di Jesi, forse ha visto qualcuno a Porta Valle»

Christian Massari
CHIARAVALLE  - «Christian era un ragazzo buono e che amava la compagnia e gli amici, un ragazzo fragile che forse avrebbe avuto bisogno di trovare certezze e non dubbi...

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CHIARAVALLE  - «Christian era un ragazzo buono e che amava la compagnia e gli amici, un ragazzo fragile che forse avrebbe avuto bisogno di trovare certezze e non dubbi sul percorso della vita». Non hanno più lacrime da piangere Barbara e Natascia, la madre e la sorella di Christian Massari, trovato senza vita mercoledì mattina quando i vigili del fuoco hanno aperto la porta della casa di via della Repubblica a Chiaravalle, dove il 25enne abitava con la mamma. 

 


Dalle parole rotte dal pianto che Barbara e Natascia pronunciano si capisce che Christian aveva avuto un’adolescenza difficile, che lo aveva portato ad assumere sostanze stupefacenti da cui aveva in ogni modo cercato di allontanarsi ed era stato anche ospite di una comunità di recupero per tossicodipendenti. «Ne era uscito – dice la madre Barbara – il mostro lo aveva colpito per diverso tempo ma poi Christian era riuscito a fatica a lasciarsi alle spalle quel mondo fatto di disperazione e di buio, era riuscito a divincolarsi dai tentacoli della piovra». Sia Natascia che Barbara fanno riferimento ad una delusione amorosa che sembra sia alla base delle difficoltà recenti in cui si dibatteva il ragazzo. «Christian sembrava essere tornato alla normalità, sembrava felice e sereno ma forse, negli ultimi tempi, una delusione affettiva lo ha fatto ripiombare nell’oscurità e nel vuoto: aveva perso circa 8 chili in poco tempo, aveva la pressione alta e qualche fibrllazione cardiaca».

Poi il racconto di un retroscena che potrebbe rivelare qualche aspetto ancora sconosciuto relativo alle ultime ore di vita di Christian Massari. «Martedì intorno alle 19,15 – affermano la mamma e la sorella del giovane – Christian era a Jesi perché desiderava recarsi al cimitero comunale, dove è sepolta la nonna che lui adorava. Da lì ci ha mandato un messaggio telefonico dove ci spiegava che cosa stava facendo e dov’era. L’idea che ci siamo fatte è che probabilmente Christian prima o dopo la visita al cimitero abbia raggiunto qualcuno, magari a Porta Valle, che gli potrebbe aver fornito una sostanza stupefacente».


L’ipotesi potrebbe essere plausibile col fatto che vicino al corpo del ragazzo, nel bagno della casa di via della Repubblica, è stata rinvenuta una siringa anche se nell’abitazione non c’era traccia di droghe. Se ne saprà certamente di più dopo l’autopsia disposta dalle autorità giudiziarie per oggi alle 10,30 a Torrette mentre i carabinieri di Jesi e di Chiaravalle continuano le indagini per far luce sulla tragedia ed hanno acquisito le immagini delle telecamere posizionate nella zona. I familiari fanno sapere che con ogni probabilità il funerale sarà celebrato domani mattina nella chiesa di San Francesco a Jesi.

 

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Corriere Adriatico