Milionario di Chiaravalle C'è l'identikit, si chiama Gianluca

Il tabaccaio Giampiero Parigini
CHIARAVALLE - "Mister X" ha un nome - Gianluca - ma non un cognome e neppure un volto. Si sa che abita nella zona della...

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CHIARAVALLE - "Mister X" ha un nome - Gianluca - ma non un cognome e neppure un volto.


Si sa che abita nella zona della stazione ferroviaria, poco distante dalla ricevitoria dove ha acquistato il "grattino" vincente del concorso Mega Miliardario, è un uomo sulla cinquantina che lavora ad Ancona.



E' un giocatore abituale; ama soprattutto "grattare" le schedine dei vari concorsi pur non essendo un malato dei giochi. Certo alla tabaccheria di Parigini "mister X" spendeva settimanalmente una discreta sommetta ma da giovedì scorso, il giorno fortunato, non si è più fatto vivo.



Giampiero Parigini, però, non è rimasto di certo disoccupato visto che la sua ricevitoria è sempre piena di gente e di curiosi ma anche di giocatori che vanno alla ricerca del colpo a sensazione, della vincita che ti cambia la vita, cercando di emulare il fortunatissimo vincitore dei due milioni. Parigini continua a rimanere in silenzio e non si sbottona.



Lascia solo trapelare l'ipotesi che "mister X" lo premierà per avergli venduto il "grattino" con quel numero 24 che ha fatto ricco il Gianluca in questione.



"L'ultima volta che l'ho sentito - dice Giampiero Parigini - era venerdì e mi ha detto che mi avrebbe invitato a cena tra qualche tempo, lontano da occhi indiscreti, e mi avrebbe fatto un regalino. Del resto eravamo quasi amici visto che veniva molto spesso nella ricevitoria di via Gramsci e giocava con assiduità".



Parigini, che aveva intenzione di vendere la tabaccheria, gongola perché gli affari sono aumentati considerevolmente. "Non posso negare che questa vincita sensazionale si ripercuote positivamente anche sulle vendite della tabaccheria: c'è parecchia gente in più che viene a comprare schedine, grattini e sigarette. Magari qualcuno spera in un altro colpo grosso". In ogni caso il superfortunato si è subito messo al sicuro da ogni rischio: si è recato a Roma all'ufficio premi delle lotterie nazionali per incassare quei due milioni decurtati del 6% di tasse. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico