Aumenti per giunta e sindaco (indagato): ma ora la determina diventa un mistero

Aumenti per giunta e sindaco (indagato): ma ora la determina diventa un mistero
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CHIARAVALLE  - «La maggioranza si trova in un evidente stato confusionale: punti all’ordine del giorno del consiglio prima presentati alla conferenza dei capigruppo e poi tolti, aumenti alle indennità degli amministratori che non si sa se saranno deliberati, dimissioni che non si capisce se saranno rassegnate e soprattutto per quali motivi». Jacopo Falà, consigliere comunale del Pd, sottolinea le difficoltà dell’amministrazione dopo che il sindaco Damiano Costantini è stato indagato per stalking e molestie da una dirigente comunale. 

 


«La determina 25 del 13 gennaio scorso, attraverso cui si recepiscono gli adeguamenti alle indennità degli amministratori locali stabiliti dalla legge di bilancio 2021 – evidenzia Falà - stabilisce un importo complessivo lordo annuo per i compensi del sindaco, che riceverà mensilmente “solo” 3.473,57 euro al mese e della giunta, pari a 111.501,72 euro. Un cifra – sottolinea il consigliere PD - molto elevata, ben superiore a quel tetto di 100.000 euro che la maggioranza aveva indicato nel 2018 come limite accettabile per i compensi, in risposta ad una interrogazione del gruppo “Per la città”. La cosa più curiosa è che allora, ad indicare questo tetto massimo fu il presidente del consiglio comunale Lorenzo Gobbi, che in altri tempi, da consigliere d’opposizione, era stato battagliero censore delle indennità percepite dagli assessori della giunta guidata dal sindaco Montali, da lui considerate troppo elevate». 


Falà, facendo proprie le richieste di tutti i gruppi di minoranza, chiede al sindaco ed alla giunta di dimettersi. «Qualora la giunta decidesse malauguratamente di non dimettersi, provocando un ulteriore, enorme danno d’immagine a Chiaravalle e qualora fossero approvate le variazioni di bilancio nel prossimo consiglio comunale, annunciamo che, seguendo coerentemente l’impostazione fornita dal presidente Gobbi, poiché il tetto complessivo dei compensi agli amministratori andrà a superare i 100.000 euro annui, presenteremo una mozione per chiedere alla giunta di ridursi i compensi».

Che ci sia una certa confusione in maggioranza è confermato dal fatto che «l’aumento delle indennità agli amministratori inserito nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale è un errore». Chiaravalle Domani annuncia così che non sarà discusso il punto né votato dal consiglio alcun aumento. «L’aumento non sarà all’ordine del giorno – affermano dalla maggioranza - non ci sarà perché non è mai stato nemmeno preso in considerazione». Il mistero resta: perché nell’ordine del giorno pubblicato qualche giorno fa la discussione sull’aumento degli emolumenti agli amministratori era stata invece prevista?

 

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Corriere Adriatico