Statale 76, raddoppio al rallenty a Valtreara. Odissea bonifica: un tavolo per concluderla

Statale 76, raddoppio al rallenty a Valtreara. Odissea bonifica: un tavolo per concluderla
CERRETO D’ESI  - E’ convocato per la settimana prossima, a Genga, un tavolo tecnico, richiesto dal sindaco, Marco Filipponi, per fare il punto sui lavori di...

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CERRETO D’ESI  - E’ convocato per la settimana prossima, a Genga, un tavolo tecnico, richiesto dal sindaco, Marco Filipponi, per fare il punto sui lavori di raddoppio lungo il tratto SS 76 a Valtreara di Genga. L’obiettivo è capire la tempistica per arrivare alla conclusione dei lavori e alla bonifica definitiva dell’area. Ci troviamo sotto al viadotto Mariani a Valtreara, dove negli ultimi quattro anni sono stati ritrovati dieci fusti di cromo esavalente che hanno fermato il raddoppio della Direttrice Ancona-Perugia.

 

 
Nei primi mesi di quest’anno, a seguito dell’ultimo ritrovamento di quattro fusti, Anas ha pianificato un intervento diverso dal solito per permettere all’opera di essere ultimata. La bonifica provvisoria, infatti, è in corso e gli operai sono tornati in cantiere. Il cronoprogramma che parlava della conclusione dei lavori entro fine anno o entro i primi mesi del 2023 non è chiaro se verrà rispettato. Al momento questa tabella di marcia ipotizzata nei primi mesi di quest’anno sembrerebbe ancora valida. Per questo Anas, Regione, Provincia, Arpam e tutte le altre realtà coinvolte sono state convocate dal sindaco Filipponi a Genga per fare il punto della situazione.

«Gli operai sono al lavoro – dice Filipponi – ed è in corso la messa in sicurezza provvisoria dell’area. L’obiettivo del tavolo tecnico è quello di capire come si andrà avanti e quando si arriverà ad avere la SS 76 ultimata anche nel tratto di Valtreara. Poi c’è da approfondire la questione riguardante della bonifica definitiva». L’anno è iniziato con la messa in sicurezza provvisoria del sito inquinato per permettere agli operai di tornare a lavorare al viadotto. Questo è l’unico modo per chiudere definitivamente la storia, iniziata nel 2003, del progetto Quadrilatero che era stato pensato con l’obiettivo di dare ossigeno e strade moderne all’entroterra danneggiato dal terremoto del 1997. Il primo ritrovamento di fusti di cromo esavalente è datato aprile 2018. Da quell’epoca si è fermato tutto in prossimità di Valtreara, con una piccola ripresa negli ultimi mesi.
 

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Corriere Adriatico