CERRETO D’ESI - Un finale di partita da brivido, uno spot al contrario del calcio. All’esultanza per i gol e alla rabbia per un derby della categoria Allievi, girone...
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Uno è stato anche denunciato per lesioni e uno per istigazione a delinquere. Per tutti è stato proposto il Daspo. Una brutta pagina per lo sport locale che testimonia quanto ancora c’è da lavorare sulla sportività in campo coinvolgendo, però, anche gli adulti, genitori degli atleti in primis. Concluse le indagini dei militari che hanno sentito atleti, dirigenti, familiari e tifosi, sono scattate le denunce. I carabinieri hanno denunciato cinque tifosi e quattro giocatori, di entrambe le squadre, per rissa. Di questi nove, sette sono minorenni, tutti tra i 15 e i 17 anni e due sono 19enni. In particolare un 16enne dell’A.P.D. Cerreto è stato denunciato anche per lesioni per aver sferrato il cazzotto che ha mandato un giocatore all’ospedale e un 19enne è stato denunciato anche per istigazione a delinquere. Il tifoso avrebbe pubblicato su Instagram un video con minacce nei confronti degli avversari.
Nei confronti di tutti è stato proposto il provvedimento Daspo che vieta l’accesso allo stadio. In quell’occasione due quindicenni della Virtus sono finiti al pronto soccorso. Il giorno dopo la partita arrivò quasi subito il pronunciamento del giudice sportivo che, in base alla documentazione prodotta dall’arbitro, elevò una multa da 600 euro per A.P.D. Cerreto e una da 300 euro per gli avversari della città della carta. Due calciatori sono stati medicati dai sanitari: uno è stato soccorso a bordo campo dal 118 dopo che è stato raggiunto al volto da un cazzotto; il suo compagno di squadra, invece, è stato trasportato precauzionalmente dal papà al Profili. Qui i medici hanno riscontrato ferite al gomito riconducibili al finale da partita da brividi.
Dopo la gara i giocatori si stavano salutando con l’arbitro quando sono entrati sul terreno di gioco i sostenitori delle due squadre, circa 30 persone. Inizialmente sembrava un’invasione di campo pacifica da parte del pubblico composto da genitori e amici dei giocatori, invece, improvvisamente, qualcuno deve essersi lasciato sfuggire parole offensive e critiche eccessive che hanno innescato la rissa e il ferimento dei due ragazzi. In nove ora sono stati denunciati. L’auspicio è che queste partite siano vissute con un altro spirito da tutti i soggetti coinvolti. Dell’episodio si è parlato anche negli istituti superiori di Fabriano: gli insegnanti hanno cercato di far vedere agli alunni la bellezza dello sport. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico