Gli organizzatori di eventi: «Ora basta, Ancona merita rispetto. Servono iniziative ogni 10 giorni»

Gli organizzatori di eventi: «Ora basta, Ancona merita rispetto. Servono iniziative ogni 10 giorni»
ANCONA - Iniziative a tamburo battente, una ogni 10 giorni, da maggio a settembre, accompagnate da un massiccio battage mediatico. La ricetta è di chi conosce il settore...

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ANCONA - Iniziative a tamburo battente, una ogni 10 giorni, da maggio a settembre, accompagnate da un massiccio battage mediatico. La ricetta è di chi conosce il settore come le proprie tasche, organizzatori di eventi che saprebbero benissimo come risollevare le sorti della movida dorica, se solo avessero carta bianca dal Comune e pochi vincoli da dribblare. «Ma purtroppo nessuno è profeta in patria» si rammarica Emanuel Pastina, titolare della Universal Events che con le sue idee ha movimentato la riviera durante l’estate. 

 

Il confronto 


«Anche quest’anno Ancona è stata clamorosamente battuta da Sirolo, Numana e Osimo - dice -. Ed è un peccato, perché parliamo della mia città e del capoluogo di regione. Cos’ha fatto di così eclatante? Nulla, tolta la Festa del Mare e il concerto dei Via Verdi, che ho organizzato con il Parco del Conero l’11 giugno, che ha richiamato al Passetto migliaia di persone. Ancona meriterebbe tanti eventi, non può accendersi solo 4 volte l’anno. Fosse per me, organizzerei un appuntamento nazional-popolare ogni 10 giorni, che può essere un concerto, lo spettacolo di un comico, un evento culturale. Ma forse non è un caso se Checco Zalone preferisce andare a Senigallia e tanti artisti snobbano Ancona». 
Alessandro Sartarelli (Eventi Divertenti) ormai ci ha messo una pietra sopra: la parola discoteca è scomparsa dal vocabolario dorico. «Anch’io ho partecipato domenica scorsa alla Festa del Mare e vedere tutta quella gente in centro mi ha impressionato - dice -. Questo testimonia che se sai una scusa agli anconetani per uscire, loro escono. Il Comune dovrebbe proporre un calendario da maggio a settembre con tre eventi al mese, pensati bene e curati, in grado di richiamare tanta gente, magari dando spazio ai gruppi musicali della città. Non serve investire chissà quali capitali per ottenere il successo. Ma è fondamentale la sinergia con gli esercenti». 

Il percorso 


L’assessore Paolo Marasca ha indicato il percorso: sfruttare il porto antico, che dovrà diventare l’arena per i concerti e i maxi eventi. «Sarebbe un ottimo spazio: qui l’anno prossimo riproporremo l’Ancona Street Food Festival, se ci sarà la volontà dell’Autorità portuale di supportare l’iniziativa - annuncia Federico Pesciarelli della Raval Family -. E non è escluso che ripeteremo le feste Bbq a Montacuto. Siamo tutti d’accordo sul fatto che Ancona debba crescere sul piano dell’offerta, ma in primo luogo serve una sveglia da parte dei commercianti: anche alla Festa del Mare molti bar e negozi erano chiusi. Un’occasione persa». 

 

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Corriere Adriatico