FALCONARA - È finito all’ospedale, in prognosi riservata, per aver aiutato un anziano ad estrarre un argano a motore precipitato in fondo a un pozzo....
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Rischia di pagare a caro prezzo la sua generosità il giovane operaio residente a Venezia e dipendente di un’azienda cantieristica navale con sede in via del Consorzio. Erano passate da poco le 11 quando ha deciso di allontanarsi momentaneamente dal posto di lavoro per aiutare, a titolo d’amicizia, un 84enne proprietario di un terreno agricolo attiguo alla ditta. L’operaio aveva accettato di dare una mano all’anziano a recuperare un argano a motore finito accidentalmente nel fondo di un pozzo. Non un’operazione semplice, sia per la profondità, sia perché il motore dell’attrezzo agricolo si era incastrato tra le pareti della cavità. Per liberarlo, l’agricoltore aveva suggerito di utilizzare un’asta in ferro, la stessa contro cui il bengalese ha disgraziatamente urtato. La spranga l’ha centrato in pieno sul volto.
Dopo la violenta botta, che gli ha provocato un’estesa ferita lacerocontusa e varie fratture, il 33enne è caduto a terra, dolorante. Era una maschera di sangue. Non ha mai perso conoscenza, ma le sue condizioni sono apparse subito gravi. Il primo a dare l’allarme è stato proprio l’anziano agricoltore che ha contattato il 118.
Sul posto è intervenuta l’ambulanza medicalizzata della Croce Gialla di Falconara che ha stabilizzato il paziente e l’ha trasportato al pronto soccorso di Torrette in codice rosso. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri della tenenza di Falconara che, guidati dal comandante Michele Ognissanti, hanno ricostruito la dinamica dell’infortunio, insieme al personale del Dipartimento prevenzione infortuni negli ambienti di lavoro dell’Asur. L’operaio bengalese è stato sottoposto a un intervento chirurgico, la prognosi è riservata. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico