Domani la camera ardente di Maddalena Urbani, il pusher siriano rimane chiuso in carcere

Maddalena Urbani
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CASTELPLANIO -  Resta rinchiuso al carcere di Regina Coeli Abdul Aziz Rajab, il pusher siriano di 64 anni nella cui abitazione, un appartamento popolare sulla Cassia a Roma, sabato è stata trovata senza vita la ventenne Maddalena Urbani, figlia minore del medico Carlo Urbani che scoprì e isolò la Sars. Nell’abitazione, dove l’uomo stava scontando una pena di sei mesi agli arresti domiciliari per spaccio, gli investigatori del Commissariato Flaminio e della Squadra mobile di Roma avevano trovato 0,5 grammi di eroina.

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Pertanto, era stato arrestato per la detenzione illegale di stupefacenti. L’uomo avrebbe sostenuto che si trattava di una dose per uso personale. 


Ieri il Gip, al termine dell’interrogatorio di garanzia, ha convalidato l’arresto in carcere e disposto che vi rimanga. Il siriano è l’unico indagato al momento, per la morte di Maddalena, dalla cui autopsia sarebbe emerso un mix fatale di sostanze esogene come causa del decesso. Gli esami tossicologici andranno avanti per identificare esattamente la natura delle sostanze che hanno provocato l’intossicazione della ragazza, conducendola alla morte. Il siriano è stato iscritto nel registro degli indagati per “morte in conseguenza di altro reato”. Da definire anche la posizione dell’amica di Maddalena, Carola, la 23enne con cui è arrivata a Roma da Perugia dove viveva, e che sarebbe stata con lei nelle ultime ore di vita. 


La ragazza sarà nuovamente sentita dagli investigatori la prossima settimana, per chiarire i punti oscuri di una versione che a caldo era contraddittoria e poco convincente. E’ anche caccia a un secondo uomo, conosciuto nell’ambiente come “il libico”, il cui coinvolgimento nella tragica vicenda sarebbe emerso nel corso del primo interrogatorio dell’amica di Maddy. Gli analisti forensi incaricati dalla Procura di Roma stanno scandagliando la vita social delle due amiche: profili, chat, rubriche telefoniche e computer. Intanto la famiglia Urbani, chiusa nel dolore, attende il rientro del figlio maggiore Tommaso dalla Nigeria dove si trova per Medici senza Frontiere. Oggi sarà concesso il nullaosta per la sepoltura, poi la salma della giovane Maddy sarà traslata nella sua Castelplanio. Sarà possibile partecipare alla camera ardente alla Casa del Commiato di Bondoni dalle 10,30 di domani. 

 

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Corriere Adriatico