In stato di indigenza compra con i bonus spesa il cibo per sfamare cani e gatti: «Per me loro sono più importanti»

In stato di indigenza compra con i bonus spesa cibo per sfamare cani e gatti: «Per me loro sono più importanti»
CASTELLEONE DI SUASA  - Usa il buono spesa per comprare croccantini per cani e gatti ma, nonostante l’indignazione di quanti hanno trovato assurdo l’accaduto, la...

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CASTELLEONE DI SUASA  - Usa il buono spesa per comprare croccantini per cani e gatti ma, nonostante l’indignazione di quanti hanno trovato assurdo l’accaduto, la protagonista di questa vicenda lo poteva fare. «Intanto premetto che la signora è seguita da noi – spiega Maurizio Mandolini, dirigente dei servizi sociali – quindi, pur avendo speso parte del buono per i suoi animali domestici, non è rimasta senza cibo per sé». Fatta questa premessa il dirigente entra nel merito di come siano stati spesi i soldi del buono. 

 


I servizi sociali non hanno possibilità di vedere quali generi siano stati acquistati ma, in questo caso, qualcuno ha voluto far sapere che la signora aveva utilizzato il buono percepito prima di Natale per i suoi amici a quattro zampe. «Non vedo nulla di scandaloso nel fatto che si sia presa cura degli animali domestici, che hanno diritto ad essere sfamati – prosegue –, grave sarebbe stato il contrario. Il buono spesa riguarda l’acquisto di beni di prima necessità, non sono esclusi gli alimenti per i cani, che possono quindi rientrare nella tipologia». La signora ha tre cani e quattordici gatti di cui si prende cura. E’ molto attiva nel volontariato per gli animali. «Sono la mia famiglia – spiega la donna contattata al riguardo -. Quando mi hanno dato il buono mi hanno detto che potevo comprare generi alimentari dove volevo e ho pensato prima a loro. Sono più importanti di me. Sono stata sgridata quando ho fatto la spesa per questo ma nessun mi aveva detto che non potevo comprare cibo per cani e gatti». In effetti lo poteva fare. Tutto regolare. Grave sarebbe stato se invece li avesse fatti morire di fame. «Per la signora stiamo cercando una soluzione – prosegue il dirigente – e comunque non verrà lasciata sola». Si stanno attivando anche le volontarie del canile di Senigallia per poterla aiutare. Prima di Natale i servizi sociali hanno distribuito 749 buoni spesa. La maggior parte dei richiedenti, 493, risiede a Senigallia. 

Trattandosi di un bando emesso dai servizi sociali dell’Ambito sociale 8, 16 sono stati erogati ad Arcevia, 14 a Barbara, 6 a Castelleone di Suasa, 26 a Corinaldo, 54 ad Ostra, 16 ad Ostra Vetere, 27 a Serra de’ Conti e 97 a Trecastelli. I soldi avanzati verranno utilizzati nei primi mesi del 2021 per un secondo bando. Si tratta di buoni rivolti alle famiglie che, a causa del covid, si trovano in stato di necessità. La signora che vive a Castelleone di Suasa non lavora e non ha entrate. «La costruzione del bando è stata concepita sulla possibilità di dare una risposta ai bisogni delle famiglie in stato di povertà – ricorda il dirigente Maurizio Mandolini -. Questa condizione non è stata misurata sulla base di percezioni soggettive ma sugli indicatori individuati dall’Istat. Il numero di domande presentate, benché consistenti, ci restituiscono l’immagine di un territorio sicuramente in difficoltà ma ancora all’interno di parametri controllabili».

Circa il 2,5% delle famiglie si trova infatti in condizione di povertà assoluta. «I cospicui trasferimenti dallo Stato sono stati distribuiti nei territori, non a pioggia, ma con meccanismi selettivi e rigorosi – conclude -. In futuro, se si dovessero individuare bisogni primari insoddisfatti, la rete capillare di sportelli sociali sul territorio potrà intervenire, come già avviene, con progetti personalizzati». E’ ciò che stanno facendo per la signora di Castelleone di Suasa.

 

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Corriere Adriatico