Le mura sotto stretta osservazione: due famiglie costrette ad abbandonare le case

Le mura sotto stretta osservazione: due famiglie costrette ad abbandonare le case
CASTELLEONE DI SUASA Mura di Castelleone di Suasa, sotto stretta osservazione un punto critico in corrispondenza dell’antica rocca: sgomberate due abitazioni, l’una...

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CASTELLEONE DI SUASA Mura di Castelleone di Suasa, sotto stretta osservazione un punto critico in corrispondenza dell’antica rocca: sgomberate due abitazioni, l’una sottostante e l’altra sovrastante il tratto della cinta difensiva nel quale, da più anni, sarebbe presente un rigonfiamento anomalo. La segnalazione di un cittadino ha messo in moto la macchina dei controlli, portati avanti prima dai tecnici del servizio gestito dall’unione dei comuni Misa-Nevola, in essere fra Corinaldo e Castelleone, poi dai vigili del fuoco con un’ispezione del comando di Ancona. 

 

 
Di qui la redazione del verbale con cui l’ingegnere dei vigili del fuoco che ha effettuato il sopralluogo «indica in via precauzionale lo sgombero dei residenti» delle due abitazioni situate nelle immediate adiacenze del punto critico e invita il Comune ad attivare gli interventi indispensabili per mettere in sicurezza il sito. Il sindaco di Castelleone di Suasa, Carlo Manfredi, precisa come il rigonfiamento anomalo in quel tratto di mura in realtà «si riscontra anche in foto di qualche anno fa», ma che in ogni caso, alla luce degli esiti del sopralluogo e del verbale, è stata adottata un’ordinanza di sgombero delle due case ed attivato l’iter per le operazioni di ripristino del sito attraverso l’incarico a tecnico, al fine di provvedere quanto prima ai lavori di messa in sicurezza e «far rientrare al più presto i residenti nelle proprie abitazioni». 


La rocca di Castelleone di Suasa risale, come nucleo originario, ai secoli XI e XII anche se è stata oggetto, nel tempo, di interventi molteplici. La cinta difensiva che circonda il nucleo più antico dell’abitato urbano era stata interessata nel 1929 da un crollo importante che coinvolse anche l’antica torre che sovrastava a quell’epoca l’accesso al castello. A quel crollo erano seguite opere di messa in sicurezza. Adesso, l’insorgere di questo nuovo problema, che rispecchia del resto una fase critica che attinge tante cerchie difensive medioevali, spesso facilitata dagli eventi climatici estremi che negli ultimi anni si sono registrati anche nel comprensorio, con pesanti ricadute sulla stabilità dei terreni.

 

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Corriere Adriatico