Chiude lo storico alimentari di "Pieretto": da 94 anni al servizio della comunità, è uno dei più antichi della regione

Chiude lo storico alimentari: da 94 anni al servizio della comunità, è uno dei più antichi della regione
CASTELLEONE DI SUASA - Cala il sipario su uno dei più antichi negozi di alimentari delle Marche, dopo 94 anni al servizio della comunità. Ha chiuso sabato scorso il...

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CASTELLEONE DI SUASA - Cala il sipario su uno dei più antichi negozi di alimentari delle Marche, dopo 94 anni al servizio della comunità. Ha chiuso sabato scorso il negozio di corso Marconi, gestito da Piero ToderiPieretto» per i castelleonesi). Era stato avviato nel 1928 da Giulia Guerra, nonna di Piero, passando poi a Gesilde Toderi Guerra, figlia di Giulia, e infine a Piero figlio di Gesilde, che ne ha assunto la gestione dal 1981.

 

Novantaquattro anni ininterrotti di presenza per questo negozio situato in uno dei punti più transitati dell’area urbana; e 41 dietro il bancone per il popolare “Pieretto”, che aveva saputo tenere l’esercizio al passo coi tempi aggiungendo alla clientela castelleonese anche quella esterna, specie dell’area arceviese essendo il corso centrale di Castelleone punto di passaggio tra Castelleone ad Arcevia, una strada che costeggia diversi centri abitati, da Loretello a Nidastore, da San Pietro in Musio a Palazzo. “Pieretto” ha deciso di chiudere avendo raggiunto la pensione, tra l’altro in un periodo che, dopo l’arrivo della pandemia, ha messo duramente alla prova gli esercizi di prossimità. Tanti suoi affezionati clienti lo salutano oggi con gratitudine: «Carissimo e grande Pieretto - scrive l’architetto Antonio Persi riferendosi alla nota con cui Piero ha avvertito i clienti della chiusura-, leggo la tua comunicazione sulla vetrina. Se da una parte sono contento per te che andrai a goderti il pensionamento desiderato, da un’altra parte capisco che la chiusura del tuo negozio sarà per la comunità una perdita grandissima; è l’agonia da qualche anno annunciata, è vero che la realtà commerciale sembrava piccola, invece è enorme perché lì dentro c’è stata cordialità: sapere dei sapori, sorriso di accoglienza, parole per tutte e tutti. Comunque alti i calici, brindiamo alla tua pensione». Un esercizio che manca di poco il traguardo del secolo, in una fase non certo favorevole alle attività nei piccoli centri, anche se l’amministrazione castelleonese ha tentato azioni di valorizzazione sia aderendo all’iniziativa di Confartigianato «#acquistare locale», sia col recente «Compra e vinci».

 

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Corriere Adriatico