Vende l’apparecchio bluff del gas: giovane arrestato dai carabinieri. Voleva 299 euro per un rilevatore che ne vale 30

Vende l’apparecchio bluff del gas: giovane arrestato dai carabinieri. Voleva 299 euro per un rilevatore che ne vale 30
CASTELFIDARDO  - Ha tentato di raggirare una coppia di anziani residenti in via Cairoli, dove si è presentato come incaricato dal Comune ad effettuare il controllo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

CASTELFIDARDO  - Ha tentato di raggirare una coppia di anziani residenti in via Cairoli, dove si è presentato come incaricato dal Comune ad effettuare il controllo degli impianti del gas, pretendendo il pagamento di 299 euro per un rilevatore di fughe commercializzato a 30 euro, un decimo dell’importo richiesto. 

 


Per questo motivo un 25enne italiano originario della provincia di Brescia è stato arrestato dai carabinieri di Castelfidardo, intervenuti giovedì mattina nella vicina via Cadorna, dopo la segnalazione di un’anziana donna in difficoltà perché un ragazzo insisteva per venderle un dispositivo per il gas. A seguito della descrizione fatta da un vicino, i militari si sono messi sulle tracce del giovane, rintracciato poco dopo nella parallela via Fratelli Cairoli dove stava cercando di portare a termine una nuova truffa. Richiamati dalle grida di una donna, i carabinieri si sono presentati nell’abitazione trovando moglie e marito, entrambi con difficoltà deambulatorie, in compagnia del 25enne. 


Dal racconto è emerso che il finto addetto del Comune, nonostante la richiesta di tornare più tardi quando sarebbe rientrato il figlio, si era ugualmente intrattenuto in casa, dove aveva compilato un modulo, poi risultato un contratto di acquisto, lo aveva fatto firmare, aveva estratto da una scatola una sorta di apparato rilevatore e lo aveva collegato alla presa di corrente, pretendendone il pagamento al prezzo di 299 euro. Successivi accertamenti hanno permesso di appurare che il valore commerciale dell’apparecchio non supera i 30 euro e che il giovane bresciano aveva poco prima tentato di portare a compimento un analogo raggiro ai danni di una 85enne, residente nello stesso quartiere. 


Ieri nel Tribunale di Ancona si è svolta l’udienza con rito direttissimo: l’arresto per truffa aggravata continuata è stato convalidato e il processo rinviato al 28 gennaio. Appena poche settimane fa i carabinieri di Ancona hanno denunciato altre tre persone: una 58enne, titolare di due società che si occupano della commercializzazione porta a porta di valvole per il rilevamento di fughe di gas e monossido di carbonio, e due venditori porta a porta, un 33enne e un 47enne, entrambi residenti nella provincia di Brescia. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico