Razzia di tablet alla scuola elementare I ladri rubano pure le foto dei bimbi

Razzia di tablet alla scuola elementare I ladri rubano pure le foto dei bimbi
CASTELFIDARDO - Razzia di tablet, nella notte tra mercoledì e giovedì, alla scuola elementare Mazzini in via Oberdan, probabilmente ad opera della stessa banda che...

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CASTELFIDARDO - Razzia di tablet, nella notte tra mercoledì e giovedì, alla scuola elementare Mazzini in via Oberdan, probabilmente ad opera della stessa banda che da alcune settimane sta visitando gli istituti della Valmusone. L’ultimo alla scuola primaria Mazzini nel giorno dell’Immacolata. Ignoti si sono introdotti nell’edificio in via Oberdan dopo aver forzato una porta di ingresso, impossessandosi di una trentina di iPad a servizio delle lavagne interattive. I codici per bloccare le apparecchiature sono stati attivati così da renderle inutilizzabili.


Ma c’è un aspetto ancora più inquietante che getta ulteriori ombre sulla vicenda: oltre al materiale informatico i ladri avrebbero portato via anche diverse foto che ritraggono i bambini. La denuncia, sui social, arriva da una mamma. Rientrando a scuola ieri mattina dopo il giorno di festa, i collaboratori scolastici hanno constatato i segni d’effrazione ed allertato i carabinieri della Stazione di Castelfidardo che ora stanno vagliando le immagini delle telecamere di sorveglianza nella speranza di ricavare indizi utili.

Dopo i colpi subiti tra fine ottobre e primi di novembre dalla primaria Cialdini di Crocette a Castelfidardo e dalle Verdi e Gigli di Loreto Stazione, dove sono sparite numerose attrezzature hi-tech (tablet e pc per le lavagne lim), due settimane fa anche l’Istituto superiore Meucci è finito sotto le grinfie dei ladri. In quel caso, però, sembra probabile che ad agire sia stata una sola persona, forse uno sbandato in cerca di spiccioli, che dopo aver divelto una porta sul retro, si è introdotto nell’edificio di via Montessori a Castelfidardo prendendo di mira i distributori automatici di merendine e bevande, prima divelti e poi svuotati del denaro contante. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico