Rodeo con la supercar del padre Urta un’auto che finisce nel fossato

Rodeo con la supercar del padre Urta un’auto che finisce nel fossato
CASTELFIDARDO - L’Alfa 147 sfreccia a tutta velocità lungo via Jesina. Viene intercettata da una Volante. Non si ferma ma ingaggia una folle corsa tra Campocavallo e...

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CASTELFIDARDO - L’Alfa 147 sfreccia a tutta velocità lungo via Jesina. Viene intercettata da una Volante. Non si ferma ma ingaggia una folle corsa tra Campocavallo e il Cerretano in cui sperona una prima auto e ne fa cappottare un’altra, lasciando sulla strada tre feriti, di cui uno fino a ieri ricoverato in ospedale, e una lunga scia di danni. Un pomeriggio alla Fast and Furious quello andato in scena mercoledì scorso al confine fra Osimo e Castelfidardo. Protagonista un 18enne fidardense, neopatentato, che assieme ad un amico si è messo al volante dell’auto del padre, una GTA 3.200 di cilindrata, per saggiarne la potenza su strada.


«Volevo provare la frenesia dell’alta velocità». Così si è giustificato, confermando quanto già ricostruito dalla Polizia, negli uffici del Commissariato di Osimo dove il ragazzo – che non ha precedenti, pratica sport a livello agonistico ed è in cerca di prima occupazione - si è presentato ieri mattina per costituirsi accompagnato dal genitore. Erano le 16.45 circa quando una Volante dello stesso Commissariato, in perlustrazione sul territorio, si è imbattuta nell’Alfa Romeo con i due ragazzi a bordo che circolava a ritmo sostenuto nella frazione di Campocavallo. Accortosi della presenza della pattuglia, anziché fermarsi il 18enne avrebbe cercato di sottrarsi al controllo premendo sull’acceleratore. Ne è nato un rocambolesco inseguimento lungo via Jesina, via delle Querce, il Cerretano, il Gatto Nero.


Una fuga a tutto gas in cui il neopatentato ha provocato due incidenti senza fermarsi per prestare soccorso. Il primo speronando una Nissan Qashqai condotta da una donna di Osimo che è rimasta lievemente contusa. Il secondo nei pressi del dancing Il Baffo dove l’Alfa 147 ha fatto cappottare più volte una Smart su cui viaggiavano due giovani di Castelfidardo, poi schizzata nel fossato che costeggia la strada. E’ stata una fortuna fosse privo di acqua perché la microcar è rimasta incastrata in un tratto dello stesso canale dove nel maggio 2016 ha tragicamente perso la vita un fornaio di Recanati. Sul posto sono convogliati i soccorsi, una seconda pattuglia della polizia di Osimo, gli agenti della polizia locale e due ambulanze. I ragazzi a bordo della Smart hanno riportato diversi traumi e sono stati entrambi trasportati dal 118 al pronto soccorso per accertamenti. Per uno dei due si è resa necessaria la permanenza in ospedale sotto osservazione, l’altro è stato dimesso. Nonostante la gravità dell’incidente, l’auto sportiva ha proseguito la fuga verso il Cerretano, dove è stata ritrovata abbandonata in un piazzale nei pressi della rotatoria del Gatto Nero, nascosta tra altre auto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico