Rsa senza aria condizionata: sforati i 30 gradi, personale e ospiti boccheggiano

Rsa senza aria condizionata: personale e ospiti boccheggiano
CASTELFIDARDO - Reparti di degenza senza aria condizionata con i parenti dei malati fortemente preoccupati per le sorti dei propri cari. Accade alla RSA-Country Hospital di...

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CASTELFIDARDO - Reparti di degenza senza aria condizionata con i parenti dei malati fortemente preoccupati per le sorti dei propri cari. Accade alla RSA-Country Hospital di Castelfidardo. In questi giorni di caldo torrido, con la colonnina di mercurio che anche nel capoluogo dorico e la sua provincia ha sforato i 30 gradi, la situazione è diventata insostenibile per gli anziani ricoverati nella struttura, molti dei quali impossibilitati a muoversi.

E, a quanto pare, è una criticità annosa nell’ex ospedale di via XXV Aprile. L’impianto di condizionamento dell’aria sarebbe presente in alcuni locali, ma non nelle stanze dei reparti di degenza occupate da persone anziane e fragili con patologie croniche. 


«E’ una sofferenza indescrivibile per chi è già provato dall’età e dalla malattia - racconta la figlia di un paziente -. Anche gli operatori sanitari lavorano in condizioni estreme, senza considerare che la conservazione dei farmaci a quelle temperature non è certamente ottimale. La preoccupazione maggiore è rivolta a quei pazienti che vertono già in uno stato di salute precario, per i quali l’afa potrebbe essere fatale. Tra le corsie dicono siano state inoltrate diverse segnalazioni per denunciare il disagio e sollecitare una soluzione, ma ogni estate il problema si ripresenta». Anche in occasione dell’assemblea dei sindaci di Area Vasta 2, nel febbraio scorso, il sindaco Ascani e l’assessore Marconi avevano avanzato alla dirigenza sanitaria marchigiana una serie di richieste per garantire adeguati livelli di assistenza sanitaria ai fidardensi. 


E rimarcato come nella Casa della salute di Castelfidardo, che conta 40 posti letto tra RSA e Country Hospital, una Radiologia, un punto prelievi e un Poliambulatorio di Medicina Specialistica, sia indispensabile aggiornare servizi e strumentazione. A cominciare dall’installazione nei reparti di degenza di un impianto di climatizzazione. «Abbiamo ricevuto rassicurazioni dall’assessore regionale che avrebbero finanziato appena possibile tali lavori – afferma oggi il sindaco Ascani -. Chiederemo di nuovo lo stato della pratica in questi giorni». 

 

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Corriere Adriatico