Campagna elettorale, veleni no limits Battaglia a colpi di manifesti sfregiati

Campagna elettorale, veleni no limits Battaglia a colpi di manifesti sfregiati
OSIMO - Manifesti elettorali sfregiati in maniera inquietante. Non si tratta di semplici imbrattature, ma di simboli violenti e segnali di insofferenza. Sono circolate ieri due...

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OSIMO - Manifesti elettorali sfregiati in maniera inquietante. Non si tratta di semplici imbrattature, ma di simboli violenti e segnali di insofferenza. Sono circolate ieri due immagini di manifesti elettorali di Simone Pugnaloni (centrosinistra) e Achille Ginnetti (Progetto Osimo) presi di mira da ignoti.


 


In quello del sindaco uscente, affisso a San Marco, si nota un foro in fronte, come fosse un proiettile per spaventarlo. Nonostante i precedenti (le lettere minatorie nel 2015 e il fantoccio ritrovato vicino la sua casa a San Giovanni con tanto di minacce di morte a novembre scorso), Pugnaloni in questo caso ha voluto tenere un profilo basso: «Non farò denuncia, credo si sia trattato di una bravata, una sigaretta spenta sulla fronte della mia foto senza un reale motivo». Per quanto riguarda invece Achille Ginnetti l’immagine sfregiata è quella che si trova nella grande vela mobile posizionata in questi giorni a Campocavallo. Con lo spray nero è stato disegnato un ferraccio sul collo e sulla fronte dell’ex assessore latiniano. 

Vista l’altezza del manifesto è evidente che l’autore dello sfregio sia volutamente salito sulla vela per danneggiarla, non era di passaggio come per l’episodio di Pugnaloni. Ciononostante anche Ginnetti preferisce sdrammatizzare: «Credo sia più una bravata che una minaccia vera e propria. Se nell’immagine ancora sorrido nonostante la ferita vuol dire che sono robusto. Anzi, così conciato il manifesto attira di più l’attenzione».


Maria Grazia Mariani (Difendi Osimo) sempre ieri ha invece postato sui social foto di Passatempo e via Fonte Magna dove i suoi manifesti affissi ai pali della luce sono stati girati nel senso opposto di marcia per oscurarli al passaggio delle auto: «Dispettucci elettorali, finora mai ricevute minacce», commenta la consigliera d’area Fdi. Ma questo e le due immagini inquietanti di Pugnaloni e Ginnetti riaprono il dibattito sui toni politici esacerbati a Osimo, dopo la scazzottata in piazza con protagonista un volontario delle Liste civiche e la denuncia dell’assessore Michela Glorio di una operatrice Astea insultata da un candidato sempre la settimana scorsa. «Che il clima sia teso purtroppo non è una novità, nei nostri confronti non ho registrato segnali preoccupanti, piuttosto –rivela il candidato della Lega Alberto Alessandrini- i problemi sono per la scelta di campo, paghiamo anni di tensioni e ostilità ingiustificate verso chiunque la pensi in modo autonomo. Anche per questo la nostra scelta di andare da soli». Sui due manifesti imbrattati aggiunge: «Sono dei cretini annoiati, gesti da condannare senza se e senza ma». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico