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CAMERINO - Un malore ha stroncato la vita di Stefano Carloni, 60 anni, ingegnere molto noto a Camerino, strappato all’affetto della moglie, infermiera nel locale ospedale e dei quattro figli. L’uomo si è sentito male nella sua abitazione, non lontano da Madonna delle Carceri, poco dopo le 21 di lunedì sera. Sono stati attivati subito i soccorsi ma nonostante il pronto intervento per lui purtroppo non c’è stato più nulla da fare. Ingegnere dell’Enel nella sede di Ancona, Carloni era una persona cordiale ed affabile, a Camerino era conosciutissimo. Poco prima del terremoto aveva lavorato anche a Buenos Aires.
Niente lasciava presagire la tragedia che si è consumata in pochi attimi, lasciando attoniti tutti coloro che lo conoscevano.
Una carriera onoratissima, quella di Carloni. Si era laureato in ingegneria meccanica e come prima occupazione aveva lavorato alla Merloni per poi passare alla Optimese. L’approdo in Enel è avvenuto nel 1987: quella che è diventata la sua casa lo ha visto crescere nelle responsabilità e nelle mansioni, da responsabile di zona a Rimini ed Ascoli Piceno, poi delle regioni Marche ed Umbria, fino al ruolo di quadro dirigente. Era responsabile dell’unità di assistenza tecnica sviluppo rete Dtr, con competenza interregionale che andava dalle Marche fino all’Emilia Romagna. Il suo grande orgoglio nel 2018 era stato ricevere l’onorificenza del Presidente della Repubblica “Stella al merito del lavoro” in una cerimonia che si era svolta il primo maggio di due anni fa. I funerali oggi alle 15 nella basilica di San Venanzio.
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Corriere Adriatico