Camerano, gita di classe annullata, i genitori contro la preside: «La organizziamo noi»

Ancona, gita di classe annullata, i genitori contro la preside: «La organizziamo noi»
CAMERANO - Una lettera di contestazione, indirizzata all’Usr e sottoscritta da 24 genitori di una terza media della scuola “Silvio Pellico” di Camerano, che fa...

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CAMERANO - Una lettera di contestazione, indirizzata all’Usr e sottoscritta da 24 genitori di una terza media della scuolaSilvio Pellico” di Camerano, che fa parte dell’Istituto comprensivo che gestisce anche i plessi di Sirolo e Numana. La goccia che ha fatto traboccare il classico vaso è stata la revoca della gita scolastica per gli alunni di terza media di Camerano.

 

Avrebbero dovuto trascorrere tre giorni fra Trentino e Alto Adige ma alla fine la dirigenza scolastica ha informato le famiglie che la gita era stata annullata. A quel punto l’ex consigliera comunale, l’avvocato Rosella Pepa, che è anche mamma di uno degli scolari, ha proposto la lettera di contestazione che è stata inviata alla dirigente scolastica, la dottoressa Flavia Maria Teresa Valentina Cannizzaro, e all’Ufficio scolastico regionale, raccogliendo 24 firme sulla sessantina di famiglie. «Ma il malcontento - assicura Pepa- è generale. Abbiamo concluso la sottoscrizione per i tempi stretti, perché vogliamo fare un’azione dimostrativa, organizzare per conto nostro una gita scolastica, anche se il ministero ha fornito fondi e andrebbero utilizzati per quel fine». Sono otto i nodi dolenti contestati alla preside: oltre alla gita saltata, anche la mancata attivazione di uno sportello di ascolto, il non aver portato a termine con le classi seconde il progetto “Save the children”, non aver adeguato l’aula informatica per molto tempo inutilizzabile, non aver assunto iniziative quando sono state segnalate carenze didattiche ed educative, aver rifiutato la collaborare con le associazioni locali Avis e Croce Gialla che avrebbero proposto attività di volontariato con i ragazzi, aver proposto un sondaggio sulla settimana corta senza dare informazioni sui risvolti didattici e, infine, aver promulgato circolari incomprensibili salvo rettificarle dopo formale contestazione. Nella missiva resa pubblica ieri si parla di una dirigente «perfetta sconosciuta» perché «c’è totale mancanza di dialogo». Per Pepa «quasi nessuno conosce la dirigente che incarica sempre altri a interloquire con chi espone i problemi o avanza proposte, di conseguenza non si hanno risposte».

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Corriere Adriatico