Comunità sotto choc per “Ola”: oggi i funerali del barista Macellari trovato morto nel suo locale

Comunità sotto choc per “Ola”: oggi i funerali del barista Macellari trovato morto nel suo locale
CAMERANO - Si svolgeranno oggi alle 17, i funerali di Floriano Macellari, titolare del popolare bar Bosco, nei giardini fuori porta scomparso domenica mattina all’interno...

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CAMERANO - Si svolgeranno oggi alle 17, i funerali di Floriano Macellari, titolare del popolare bar Bosco, nei giardini fuori porta scomparso domenica mattina all’interno del suo locale, probabilmente per un infarto. Esequie previste nella chiesa parrocchiale Immacolata Concezione, a poche decine di metri dal bar dello scomparso dove da ieri è stata allestita la camera ardente, metà di un gran numero di persone che gli hanno voluto tributare l’ultimo saluto ed omaggio. 

 


Una tragica scomparsa che ha gettato nello sconforto tutta la comunità cameranese, stante la popolarità di Floriano, personaggio conosciutissimo ed apprezzato in tutto il paese, anche per la conduzione del suo bar, punto di riferimento per giovani e cittadinanza, dalla cui terrazza sul Conero lo stesso Floriano, tifoso del Torino, amava godersi il tramonto assieme al suo grande amico scultore Salvatore D’Addario, scomparso a sua volta 5 anni fa, che gli aveva donato una sua opera esposta nel locale. Lo ricorda come una persona buona, pur nella sua fragilità, il parroco don Aldo Pieroni, che spesso andava al bar Bosco per la colazione, mentre gli amici del Gruppo Marattiano, della Pro Loco e dell’associazione culturale Le Muse, già pensano di inserire un suo ricordo nello sky line che verrà posizionato proprio nel belvedere di fronte al suo locale.

Floriano parlava sempre di quattro persone a lui molto care, ricordano gli amici più cari: il figlio Cristian, la mamma Anna Maria Pizzichini, il padre Giuseppe deceduto, ed appunto lo scultore Salvatore D’Addario, cameranese come lui, discepolo di Mannucci e Fazzini (ha anche un fratello, Mauro). Era anche parente della tennista osimana Gloria Pizzichini, ex professionista. “Ola”, questo il nome con cui era conosciuto, era una persona eclettica, sensibile, buona e generosa, amante dell’arte e dello spirito, che in oltre 20 anni di attività si era attirato l’amicizia di tante persone e fatto diventare il suo bar Bosco, uno dei più importanti ritrovi cittadini. 


«Ancora non mi rendo conto di quello che è successo - racconta con un groppo in gola Paolo Generi, uno dei suoi tanti amici - Floriano era un buono, in generoso, una persona che dava a tutti una possibilità. Credeva in chi lavorava con lui, nel valore delle persone. Le faceva sentire importanti ed aveva per tutti una parola di conforto, compreso chi frequentava il suo locale. Agli amici più cari diceva: siete speciali, capaci di parlare con gli occhi. Lo spazio che ha creato a Camerano è un posto bellissimo, ma senza di lui non sarà più lo stesso».

 

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Corriere Adriatico