Domani l’addio nella Collegiata Da oggi la camera ardente

Lutto cittadino a Castelfidardo
CASTELFIDARDO - Il sindaco Ascani aveva messo a disposizione il palasport, immaginando una gran folla per l’addio a due persone speciali, ma i familiari di Elisa e Gianluca...

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CASTELFIDARDO - Il sindaco Ascani aveva messo a disposizione il palasport, immaginando una gran folla per l’addio a due persone speciali, ma i familiari di Elisa e Gianluca hanno preferito che i funerali fossero celebrati in un luogo di culto, con le due bare una accanto all’altra. Così l’ultimo saluto ai due compagni fidardensi morti sabato notte nell’incidente di Porto Recanati ci sarà domani alle ore 15 nella chiesa Collegiata di Castelfidardo.


 

Da questa mattina alle 8 i feretri di Gianluca Carotti, 47 anni, e Elisa Del Vicario, 40, saranno esposti nella casa del commiato “Alba nova” di Castelfidardo e in previsione del grande afflusso il sindaco ha firmato un’ordinanza che dispone il senso unico a scendere via Buozzi-via Bramante verso via XXV Aprile, dalle 8 alle 20 di oggi e dalle 8 alle 15 di domani. Per i funerali di domani sarà invece chiusa al traffico piazza della Repubblica, davanti alla Collegiata, dalle ore 13 fino al termine della cerimonia. Sarà allestito un sistema di amplificazione che consentirà di seguire i funerali anche a chi non troverà posto nella Collegiata. 


Il Comune ha proclamato il lutto cittadino e rinviato il Carnevale Castellano, previsto per oggi, a domenica prossima. Una scelta in segno di partecipazione al dolore dei genitori di Elisa, Vito e Patrizia, e della sorella Laura, di Settimio Carotti, papà di Gianluca, dei due figlioletti delle vittime ancora ricoverati al Salesi e di tutti i parenti e amici che soffrono per la perdita di due persone amatissime. Gianluca era dipendente di un’azienda di componenti elettrici ed elettronici, attivo nella Croce Verde e nello sport: ex calciatore e capitano del Castelfidardo, allenava i baby del Villa Musone. Elisa, impiegata in un’azienda dello zio, assisteva i disabili. «Rappresentavano la parte più bella, generosa e impegnata della nostra comunità», si legge sul sito del Comune, mentre il Pd di Castelfidardo li ricorda come «un orgoglio per la nostra città, esempi di umanità, simpatia, allegria, impegno sociale, intelligenza e tanta passione per la vita». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico