ANCONA - Un’auto insospettabile. Alla guida, un uomo di 40 anni originario della Campania. Sul sedile del passeggero, la sua compagna di 33 anni. «Stiamo andando in...
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Il sospetto è diventato realtà quando è stato spalancato il portabagagli dell’utilitaria. All’interno c’era circa mezzo chilo di cocaina. Un grande pacco contenente tutta la polvere bianca. E’ scattato l’arresto. Lei è reclusa nel carcere femminile di Pesaro, lui a Montacuto. Entrambi sono in attesa della convalida davanti al giudice. Gli inquirenti si sono già messi in moto per capire a chi fosse destinato quel carico di droga. Una partita ingente diretta probabilmente verso un centro di stoccaggio in zona. I due arrestati dovevano consegnare la merce, ad altri il compito di dividerla in dosi e immetterla sul mercato anconetano. Ma quella coca non arriverà mai a destinazione. È stata sequestrata dai carabinieri assieme a un bilancino di precisione e ad alcuni oggetti personali della coppia, tra cui i cellulari.
Proprio questi potrebbero condurre gli investigatori verso i nomi e i cognomi di chi si trova dietro la commessa. L’arresto è avvenuto nel primo pomeriggio di domenica. L’utilitaria aveva appena varcato il casello di uscita dall’autostrada. Un’auto all’apparenza normale, con a bordo una normale coppia di fidanzati. La paletta sventolata dai carabinieri è stata una doccia fredda per gli occupanti del veicolo.
All’inizio avrebbero tentato di temporeggiare, tirando fuori la storia della vacanza romantica. Una trappola che non ha fatto abboccare gli uomini del Radiomobile. Una volta fatti scendere dall’auto, è scattata la perquisizione, supportata da altre pattuglie arrivato come rinforzo dalla centrale operativa. Nascosti nel bagagliaio, sono stati trovati mezzo chilo di cocaina e il bilancino di precisione. Lo stupefacente era tutto contenuto in una busta di nylon. «Non è nostra, non sapevamo nulla della droga», si sono giustificati i due. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico