Assediati dalla banda dell’est Ispettore di polizia derubato

Assediati dalla banda dell’est Ispettore di polizia derubato
ANCONA - Quando i vicini lo hanno chiamato per avvertirlo che il cane era scappato una seconda volta, si è insospettito. Credeva di aver lasciato il cancello aperto, invece...

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ANCONA - Quando i vicini lo hanno chiamato per avvertirlo che il cane era scappato una seconda volta, si è insospettito. Credeva di aver lasciato il cancello aperto, invece erano i ladri che avevano praticato un foro nella rete di recinzione, per mettere a segno un colpo. Aspettavano il momento giusto. 


 

«In casa c’era mia figlia, devono aver visto la luce accesa e non sono entrati», dice il proprietario della villetta di via del Castellano che per un soffio non è stata depredata dalla gang dell’Est Europa che da un paio di settimane tiene sotto scacco in particolare la zona fra Tavernelle e Montacuto. Serve il pallottoliere per tenere il conto dei furti: almeno undici tra tentati e compiuti in meno di due settimane. Ladri senza scrupoli: a colpi di ascia hanno provato a intrufolarsi a casa di un carabiniere, sono stati messi in fuga dall’allarme. 

In compenso, hanno rubato a casa di un funzionario di polizia: hanno portato via oro e gioielli, dopo aver scardinato gli infissi di una finestra. «Lungo la strada verso il carcere hanno battezzato quasi tutte le abitazioni», si rammarica il cinquantenne che venerdì sera ha sventato il furto e ha riparato la recinzione del giardino, confinante con il campo affittato a un agricoltore. Se n’è accorto all’ora di cena. «I vicini mi hanno chiamato due volte - racconta - per segnalarmi che il cane era scappato ed era arrivato da loro. Quando sono tornato a casa, ho fatto il giro del perimetro e ho notato un grosso buco nella rete: l’avevano tagliata per creare una via di fuga. L’hanno fatto tra le 17 e le 19. In casa c’era mia figlia, probabilmente sono stati lì ad aspettare che uscisse. O hanno preparato il terreno per venirci a trovare in un secondo momento». Sul posto i carabinieri che hanno eseguito i rilievi anche in una seconda villetta al civico 42, dove una recinzione era stata tagliata con la stessa tecnica. Ieri al civico 47 un furto è stato consumato, i ladri sono scappati con l’oro. Qui indaga la polizia. Non finisce mai l’incubo della banda di rom che da due settimane cinge d’assedio il Castellano, dove la gente ha paura e sta pensando di organizzare un comitato e ronde notturne.Secondo gli investigatori, si tratta di professionisti, ladri acrobati, abili ad arrampicarsi sui muri e a saltare da un balcone all’altro. Hanno asce, tronchesi, piedi di porco, cacciaviti. Non esitano a spaccare vetri e persiane e spesso i danni che causano sono più ingenti del bottino recuperato. 


Agiscono appena fa buio, dalle 17 in poi, quando in casa non c’è nessuno. Nulla li spaventa. Non si sono fermati neanche dopo il rocambolesco inseguimento di tre sere fa, quando una residente ha notato due sagome nel buio e ha avvertito la polizia che ha dato la caccia ai malviventi per le campagne. Il giorno dopo sono tornati a colpire.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico