Ancona, il voto per zone: Silvetti vince in due sezioni su tre. Simonella è al top a Collemarino

Ancona, il voto per zone: Silvetti vince in due sezioni su tre. Simonella è al top a Collemarino
ANCONA Silvetti si aggiudica la battaglia delle sezioni. In due seggi su tre il centrodestra piazza la propria bandierina, chiudendo 65 a 33 il confronto con la candita del...

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ANCONA Silvetti si aggiudica la battaglia delle sezioni. In due seggi su tre il centrodestra piazza la propria bandierina, chiudendo 65 a 33 il confronto con la candita del centrosinistra, Ida Simonella. Solo nella sezione 38 (allestita alla scuola Maggini) si è verificato il pareggio delle preferenze. Rispetto al primo turno l’assessore al porto uscente è riuscita a ribaltare il risultato in dieci sezioni, recuperando però solo parzialmente lo svantaggio di due settimane fa.

 


La differenza

In particolare la Simonella è riuscita ad aggiudicarsi in più un paio di sezioni in centro (la 15 e 16 alla Faiani), altrettante agli Archi (la 28 e la 29 allestite alla scuola Da Vinci). Risultato ribaltato anche nella zona di Posatora, in particolare alla sezione 45 (Anna Frank), 40 e 44 (seggi riferito alla ex Podesti di via Urbino), 53 (scuola media Marconi) e l’81 (scuola Buonarroti in via Lanzi). L’area di Brecce Bianche così come Collemarino e Tavernelle invece sono rimaste fedeli alla Simonella. Sprazzi di centrosinistra anche ai seggi allestiti alla scuola Faiani, a dimostrazione che in centro città il progetto presentato dalla Simonella ha avuto il riscontro degli elettori.

Preferenze boom 

Sul fronte opposto non hanno mollato di un centimetro i residenti delle frazioni che hanno sospinto Silvetti a furor di preferenze. Tanto che l’avvocato ha toccato il record di voti al seggio 85 del Poggio dove ha avuto il 70,6% delle schede a proprio favore, mentre all’Aspio (seggio 87) la percentuale ha toccato il 64,6. A completare questo speciale podio la sezione 9 allestita alla scuola de Amicis di corso Amendola con il 64,7% di preferenze pro Silvetti. Sul fronte opposto, la Simonella ha toccato il 65,6 e il 65,5 rispettivamente ai seggi 52 (scuola Marconi) e 66 di Collemarino. Mentre alla sezione 76 di Brecce Bianche ha avuto un riscontro del 61,8%. 

Le gerarchie

Il voto di domenica e lunedì ha rivisto e corretto così la geopolitica del capoluogo, mentre il primo turno aveva definito la mappa dei partiti. Con il Pd (21,3%) rimasto il primo partito di Ancona pur cedendo sul campo quasi un terzo della propria forza percentuale (30%). Fratelli d’Italia (18,6%) si è piazzato sul secondo gradino del podio, in crescita esponenziale rispetto al risultato di cinque anni fa (4,4) ma registrando comunque una flessione rispetto alle Politiche (24,8). Mentre la terza forza politica è la civica allestita da Silvetti “Ancona protagonista” che ha ottenuto il 12,9%. La Lega ha dilapidato il propria tesoretto di voti (12,3) attestandosi al 2,9. Forza Italia vede rosicchiata ulteriormente la propria base (dal 4,3 al 3,89). Il Movimento 5 Stelle? Ha perso la forza propulsiva degli ultimi anni (dal 16,3 delle ultime Amministrative all’ultimo 3,7) tanto da rimanere fuori dal consiglio comunale. Out anche i Verdi (1,6) dopo le ultime due legislature. Sui banchi dell’opposizione con il Pd, la civica Ancona futura, Ancona diamoci del noi di Pesaresi e Azione-Iv, siederà Altra idea di città (4,5) con il suo portabandiera Francesco Rubini, il terzo candidato sindaco più votato del primo turno (6,1). Il verdetto delle urne lascia ora molto materiale su cui i responsabili dei diversi partiti e movimenti effettueranno le loro analisi, riflettendo anche su eventuali errori e mea culpa.

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Corriere Adriatico