ANCONA - Un processo con rito abbreviato, cioè con sentenza subito, per tre dei sei appartenenti alla Polizia Municipale di Ancona coinvolti nell’inchiesta per casi...
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Hanno scelto l’abbreviato per puntare ad una rapida assoluzione il tenente Luca Martelli, gli agenti scelti Pio Mellino e Samuele Santilli: i primi due devono rispondere di truffa aggravata e falso, Santilli è accusato invece di aver svolto lavori straordinari non per esigenze d’ufficio.
Diversa la strategia degli altri vigili: il tenente Mauro Mancini, allora dirigente degli Affari Generali, che deve rispondere di truffa aggravata, falso e violazione della legge Brunetta, l’agente scelto Alessandro Tesei e il capitano Daniele Mentrasti, accusati di truffa aggravata e falso. Tutti respingono le accuse. Per loro il pm Paolo Gubinelli ha ribadito la richiesta di processo.
Il procedimento scaturì da un’inchiesta culminata il 25 settembre 2014 con l’arresto di Mancini, sorpreso a farsi timbrare il cartellino a distanza mentre si trovava a Osimo. Poi l’arresto e il processo per direttissima vennero annullati per incompetenza territoriale degli agenti di Pg della Municipale che eseguirono la misura cautelare. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico