A 100 all'ora sul Conero, pubblica la folle corsa in moto su Facebook: il video incastra un 18enne

Un frame del video scoperto dalla Polstrada
ANCONA - Voleva mostrare al mondo la potenza della sua Enduro fiammante, regalo del papà per i 18 anni, lanciata fino a 100 km/h sulla strada del monte Conero. Una folle...

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ANCONA - Voleva mostrare al mondo la potenza della sua Enduro fiammante, regalo del papà per i 18 anni, lanciata fino a 100 km/h sulla strada del monte Conero. Una folle corsa con gli amici ripresa con una telecamera Go Pro agganciata al casco. Si era vestito con una tuta integrale, da vero centauro. E poi via, a tutta velocità, sulle curve della Provinciale del Conero fino al centro, per provare l’ebbrezza del rischio.

 

La sua “impresa” ha guadagnato una pioggia di like e centinaia di visualizzazioni su Facebook. Non immaginava che quel video di 5 minuti, girato a fine settembre, nelle settimane successive sarebbe rimbalzato anche sui computer del Comando della polizia stradale. 

Le indagini virtuali sono diventate sempre più concrete, fino a che nei giorni scorsi gli agenti, dopo aver studiato ogni singolo frame, si sono presentati a casa del giovane centauro, un 18enne anconetano. Era sconcertato. Padre (proprietario della moto) e figlio sono stati convocati in questura. Inutili le scuse del ragazzo, punito con 5 punti in meno sulla patente appena conseguita e una multa salatissima per l’eccesso di velocità e per le manovre pericolose: dal filmato, girato in parte anche da 3 amici che lo seguivano sulle proprie moto, lo si vede invadere più volte la corsia opposta. A un certo punto ha rischiato di schiantarsi contro un’auto, schivata all’ultimo: un brivido in più di cui vantarsi sui social. 



Grazie alle diverse angolazioni del video gli investigatori sono riusciti a riconoscere alcuni dettagli fondamentali per risalire con certezza al proprietario della moto, su cui sono in corso accertamenti perché si sospetta fosse truccata. «Siamo partiti da una segnalazione e da quella abbiamo svolto indagini minuziose - spiega il comandante della Stradale di Ancona, Francesco Cipriano -. Si tratta di condotte imprudenti che mettono in pericolo la vita delle persone e possono causare gravissimi incidenti stradali. Abbiamo posto il ragazzo di fronte alle proprie responsabilità per fargli capire che con una bravata del genere ha messo in gioco la propria vita e quella di altre persone».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico