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ANCONA - Via della Loggia imbocca il senso unico alternato. La Giunta, nella prima riunione del nuovo anno, ha infatti approvato il documento denominato “Linee di indirizzo per la migliore regolazione del traffico nella strada di via della Loggia” in cui all’idea principale di puntare sul senso unico in direzione piazza della Repubblica-lungomare Vanvitelli-Duomo si è aggiunta l’opzione di attivare un impianto semaforico che permetta solo ad alcune tipologie di mezzi di effettuare anche il tragitto inverso così da non intasare le strade anguste del rione Guasco o gravare esclusivamente su via Pizzecolli-via Gramsci per l’uscita dal centro storico.
Per mettere in atto il senso unico alternato, con un budget di 50mila euro, verranno installate «le più avanzate tecnologie a servizio dei sistemi semaforici intelligenti di ultima generazione» come si legge nel documento.
La pedonalizzazione durante le feste natalizie aveva fatto (ri)scoprire questa strada ricca di storia. Tanto da far crescere la richiesta di rendere definitiva la pedonale natalizia. Ipotesi però in contrasto con le necessità delle numerose attività, non solo economiche, presenti in quella zona. Oltre al fatto che precludere l’utilizzo di via della Loggia a qualsiasi mezzo, senza una valida alternativa attualmente possibile in porto, avrebbe significato isolare di fatto il Duomo e renderlo raggiungibile solo al termine di un tortuoso giro in centro. «Via della Loggia è caratterizzata da un notevole flusso di traffico veicolare, non soltanto dovuto alle auto ma anche agli autobus di linea e navette del servizio di trasporto pubblico, nonché da vari autocaravan e veicoli commerciali, in genere» si sottolinea nel documento della Giunta.
Dopo il recente restyling, «si è valutata la necessità di riaprire il tratto di strada a senso unico, in direzione piazza della Repubblica verso Lungomare Vanvitelli-Duomo» si legge nel documento - al fine di rendere il più possibile fluido il traffico. Tuttavia, dopo settimane di valutazioni e sopralluoghi, la Giunta ha scelto di «permettere il senso unico alternato solo ad alcune categorie di veicoli commerciali, autocaravan e Tpl (furgoni, camper, navette, autobus e mezzi, in genere, caratterizzati da una certa sagoma), al fine di raggiungere l’obiettivo di una circolazione veicolare sia rispettosa delle varie esigenze commerciali e turistiche presenti in zona, che improntata alla sicurezza, facendo affermare il principio di cautela tramite l’imposizione di una velocità di transito ridotta». A tutela «della cospicua frequenza di passaggio pedonale», la Giunta ha previsto la possibilità «di installare idonei elementi di arredo che delimitano la zona pedonale». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico