Lanciano sedie e carrelli nel dirupo, cubi di porfido sulla strada: vandali scatenati al Pincio

Una sedia lanciata dai vandali e rimasta impigliata tra i rami di un albero
ANCONA - Hanno scaraventato nel dirupo delle sedie in legno di proprietà di un bar, lanciato dei cubi in porfido in mezzo alla strada e come se non bastasse si sono...

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ANCONA - Hanno scaraventato nel dirupo delle sedie in legno di proprietà di un bar, lanciato dei cubi in porfido in mezzo alla strada e come se non bastasse si sono divertiti con dei carrelli di un supermercato lungo la discesa di via Veneto per poi lanciarli di sotto. Vandali in azione nella notte tra via Veneto, via Rodi e largo Aristodemo Maniera. Ad agire sarebbero stati alcuni ragazzi che di solito stazionano in questa zona e che già in passato si erano resi protagonisti di atti vandalici.

 

Una gioventù annoiata che si diverte a rompere le cose altrui ma sopratutto a dedicarsi a giochi piuttosto pericolosi come il lancio di cubi in porfido che compongono la pavimentazione di Largo Aristodemo Maniera al Pincio, una delle zone più panoramiche del capoluogo. Tempo fa il Comune di Ancona aveva eseguito una sistemazione di questa pavimentazione, ma nelle ultime settimane altri cubi in porfido si sono staccati a causa delle radici esposte di alcuni pini d’Aleppo. Mattoni che per puro divertimento sono stati lanciati in mezzo alla strada, come già avvenuto in passato. Una serata tutta da dimenticare per via dei giovani che hanno poi preso di mira alcuni carrelli che vengono utilizzati da un vicino supermercato per accatastare carta, plastica e cassette della frutta in legno per effettuare la raccolta differenziata.

Carrelli che di solito vengono posizionati nel retro del punto vendita. Ma tutto ciò non è bastato per evitare che venissero utilizzati dai teppisti come slitte improvvisate lungo il tratto iniziale di via Veneto. Un divertimento che si è concluso con il lancio degli stessi carrelli lungo il dirupo che costeggia la via. Nel mirino dei vandali anche alcune sedie in legno di proprietà del Borgo Rodi Bar un locale frequentato da giovani che hanno ridato vita al quartiere e che mai si sono resi protagonisti di questi atti vandalici. L’arredo in legno faceva parte di un dehors autorizzato dal Comune a causa della pandemia. Ad assistere alla scena, alcuni residenti di via Rodi che hanno chiamato le forze dell’ordine.

E proprio in base al racconto dei testimoni si è potuto accertare che i vandali, poco prima di lasciarsi andare agli atti di teppismo, avrebbero acquistato dei pacchetti di sigarette in un vicino distributore, inserendo tessera sanitaria e carta d’identità: una disattenzione che ora potrebbero pagare caro, senza dimenticare che la zona è coperta dalla videosorveglianza.

 

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Corriere Adriatico