Mancinelli, ecco le strategie anti-vandali: «Questura più forte, poi a luglio arrivano 15 vigili»

Mancinelli, ecco le strategie anti-vandali: «Ora questura più forte, a luglio arrivano 15 vigili»
ANCONA  - Come fosse un murale della decadenza. Pareti imbrattate d’insulti alla polizia, minacce, svastiche, scarabocchi, frasi sgrammaticate. La scuola media Volta di...

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ANCONA  - Come fosse un murale della decadenza. Pareti imbrattate d’insulti alla polizia, minacce, svastiche, scarabocchi, frasi sgrammaticate. La scuola media Volta di Collemarino è l’ultima frontiera dei vandali. Dal centro a Torrette, e ritorno, “degrado square” è ovunque. Una lotta senza quartiere. Nonostante si cerchi di limitare i danni a colpi di Daspo, l’ordinanza che mette il veto su zone e frequentazioni, loro, gli urban-scalmanati, si agitano in un perenne vagare per non essere beccati. Valeria Mancinelli non nega l’evidenza, tenta piuttosto di spostare il punto d’osservazione. «Sì, gli atti di vandalismo sono tanti, ma sono molti anche i segnali dei giovani che s’impegnano, si dedicano alla comunità attraverso il volontariato. Voglio far emergere questo mondo». 

 


Il sindaco dorico entra nelle grinze, in ogni sgualcitura. «Spesso il vandalismo e il branco nascono dall’emarginazione, dal vuoto. Riempirlo di senso è una missione che mi do in questa ultima parte di mandato». Inutile scoraggiarla con affermazioni del tipo “ma quei ragazzi non hanno paura di nulla” o “le telecamere non bastano più”. Perché lei controbatte, irremovibile: «Servono eccome. Nelle strutture sportive dove le abbiamo istallate, gli atti di devastazione si sono drasticamente ridotti. Sono un buon deterrente». Non si arrende neppure sul fronte della questura declassata, che non aiuta a contenere un fenomeno che travolge gli argini e gli animi.

«Continueremo a far pressione per ottenere rinforzi da Roma e a sostenere gli uffici di via Gervasoni in questa legittima richiesta». Lo ammette, il sindaco: «Il tema della sicurezza è complesso e occorre affrontarlo con una presenza costante sul territorio». Un presidio che, sulle divise, non fa la differenza: «Anche quest’anno abbiamo intenzione di puntare sui vigili stagionali. Ne assumeremo dai 10 ai 15. A partire da luglio». Esserci, innanzitutto. 


Non si chiude in se stessa. La Mancinelli, che condivide una chat con i sindaci del Pd di tutta Italia, lo sa bene: l’emergenza dei baby-vandali è una ferita comune. «È un fenomeno che assilla moltissime città e che appare amplificato nel dopo-Covid. Si alimenta dell’esibizionismo esaltato dai social, quasi sempre si manifesta nel branco». Rafforza le sponde. «Il 30 giugno scadrà l’ordinanza anti-alcol, con tutta probabilità la prorogheremo». Va oltre la repressione.

«È necessaria - ne è certa - ma nel breve periodo. Così come quello di fissare regole più restrittive. Sono la cornice entro la quale ci si può muovere. Dare delle regole significa assumersi la responsabilità anche di educare. E significa tutelare altri diritti. Il primo è quello alla serenità dei cittadini perbene». Persevera: «Possiamo fare molto stimolando i comportamenti positivi. Penso a quanto investiamo nello sport e negli impianti sportivi. Un modello vincente di vita».

Rilancia sull’effetto-emulazione: «Dobbiamo raccontare di più quei ragazzi che fanno tanto, che si adoperano, che si prendono cura degli altri. Ho voluto dare il Ciriachino d’oro a Martina Pozzan, che non ha esitato a tuffarsi nelle acque gelide del Passetto per salvare un anziano, perché è un esempio di gioventù sana». Ribadisce il suo manifesto: «Voglio impegnarmi a far conoscere le proposte delle nuove generazioni concrete, il loro lavoro, convinta che questo possa attrarre chi si sente più solo, al margine, o svuotato». Lo sottoscrive, solennemente: «È una missione che mi do in questa ultima parte di mandato».

 

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Corriere Adriatico