Il Paolinelli non basta, caccia a nuove location per i vaccini: le iniezioni anche alla Mole Vanvitelliana

Vaccinazioni in corso al Paolinelli della Baraccola
ANCONA - Il Paolinelli non può bastare per tutti, è caccia a nuovi hotspot vaccinali da impiegare quando la campagna di profilassi assumerà dimensioni...

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ANCONA - Il Paolinelli non può bastare per tutti, è caccia a nuovi hotspot vaccinali da impiegare quando la campagna di profilassi assumerà dimensioni più importanti. Da martedì scatterà la ricerca, con i primi sopralluoghi organizzati dal Comune in collaborazione con l’Asur e la Protezione civile regionale. Si partirà dalle palestre scolastiche - sono 6 quelle papabili - da utilizzare nel periodo estivo, tra giugno e la ripresa delle lezioni a settembre, ma al vaglio ci sono altre strutture più capienti in grado di accogliere un numero maggiore di utenti. 

 

 


La certezza è che dalla mappa dei punti vaccinali sparisce il Palaindoor. Nel tempio dell’atletica, che già era stato scartato nella prima fase della campagna anti-Covid per la concomitanza delle competizioni internazionali al chiuso, entro maggio partiranno i lavori di ampliamento della struttura da oltre 2 milioni di euro che riguardano la realizzazione di una palestra dedicata alla specialità del salto in alto e di un’area per il riscaldamento da 460 mq, oltre alla sopraelevazione di uno spazio coperto per l’ampliamento del parterre della sala principale, per un totale di oltre mille metri quadrati di superfici nuove. Dunque, il Palaindoor resterà off limits per mesi e, come ha spiegato l’assessore Stefano Foresi, «non potrà essere inserito tra le possibili location per la campagna di vaccinazione». Occorre necessariamente indirizzarsi su altre soluzioni. In questo senso, il Comune ha stilato un elenco di potenziali strutture, la cui scelta andrà condivisa con la Regione. Martedì si svolgeranno i primi sopralluoghi tecnici, anche se il calendario non è stato ancora definito nel dettaglio. Sono state individuate 6 palestre scolastiche che, per le loro caratteristiche, sono considerate all’altezza della situazione e ideali per fornire un punto d’appoggio ai medici di famiglia, tenuto conto di un elemento non trascurabile: le barriere architettoniche che imponevano scelte ben precise e per certi versi obbligate per le fasce della popolazione più fragili (gli anziani over80), stavolta non costituiranno un problema. Insomma, non necessariamente occorrerà selezionare una struttura, come il Paolinelli alla Baraccola, perfettamente in pianura e senza scalinate o percorsi articolati. Di qui la proposta del Comune di indirizzarsi su alcune delle palestre scolastiche, disponibili da giugno fino a metà settembre, ma anche su altre location. Il PalaRossini figura nell’elenco delle papabili soluzioni per la vaccinazione estiva di massa sottoposte all’attenzione di Regione e Asur, ma solo da giugno, mentre la sua palestra sarebbe disponibile subito. Altra ipotesi giudicata fattibile è lo stadio della palla ovale “Nelson Mandela”, alla Montagnola, accanto al Palaindoor: la società che lo ha in gestione, l’Unione Rugbistica Anconitana, ha già dato l’assenso. Verranno presi in considerazione il PalaBrasili di Collemarino e il PalaVerde di Pietralacroce. Ma per far fronte alla domanda crescente, si sta valutando anche di realizzare un’apposita tensostruttura nel parcheggio dello stadio Del Conero. Un’altra candidata è la Mole Vanvitelliana. Un’idea, quella di effettuare i vaccini anti-Covid negli spazi del Lazzaretto, che il Comune inviterà la Regione a contemplare, sia per gli ampi spazi a disposizione, sia per la logistica. Intanto, al Paolinelli le somministrazioni viaggiano a ritmo sostenuto, alla media di 730 al giorno. E non è detto che non si continui ad utilizzare il “pallone” della Baraccola come punto vaccinale anche per l’estate, insieme ad altre soluzioni. 

 

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Corriere Adriatico