ANCONA - Lo hanno trovato in acqua, vestito, a circa un miglio dall’imbocco del porticciolo di Marina Dorica. Il corpo, privo di vita, galleggiava sospinto lentamente...
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Nei vestiti, l’uomo aveva ancora dei documenti identificativi. Appartengono a un 64enne residente a Palombina, nel comune di Falconara. Per ufficializzare nome e cognome della vittima bisognerà aspettare il riconoscimento della salma, trasferita ieri sera a Torrette dove verrà svolto anche l’esame autoptico. L’altro rebus, ancora da risolvere, appartiene al contesto in cui è avvenuta la morte. Da una prima ricognizione eseguita dal medico legale arrivato al porto, il decesso non sarebbe da ricondurre a cause violente. Sul corpo non sono state trovate tracce che facciano pensare a un’aggressione subita o a ferite autoinferte. Inoltre, la morte risalirebbe a poche ore prima del ritrovamento da parte delle fiamme gialle.
Oltre ai documenti, infatti, addosso alla vittima è stato trovato uno scontrino ancora leggibile della spesa fatta ieri mattina. L’orologio da polso è fermo a poco prima delle 11. Dunque, l’ipotesi principale è che l’uomo abbia trovato la morte – probabilmente per cause naturali – nella mattinata di ieri. Cosa può averlo spinto in acqua? Forse un malore mentre passeggiava. Magari, siamo sempre nel campo aperto delle ipotesi, stava facendo due passi al porto antico di Ancona, riaperto la settimana scorsa dopo i mesi di lockdown, o sui moli di Marina Dorica quando ha perso l’equilibrio per un mancamento ed è caduto in mare, non riuscendo a risalire e trovando così la morte tra le onde. Poi, la corrente l’ha portato nel punto dove il corpo è stato recuperato dagli uomini delle fiamme gialle, di pattugliamento sul litorale anconetano. L’uomo non aveva indosso vestiti tipici da pescatore. Ciò non toglie, ovviamente, che quando è caduto in acqua stesse svolgendo delle attività legate alla pesca.
Gli attimi prima della morte dovranno essere ricostruiti minuziosamente dalle fiamme gialle che vagliano ogni pista investigativa per risolvere i punti bui della vicenda. A sciogliere i dubbi della tragedia sarà l’autopsia ordinata dal pm di turno Serena Bizzarri all’istituto di medicina legale di Torrette che si svolgerà nelle prossime ore. Il cadavere, dopo essere stato portato in banchina, è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale regionale poco prima delle 21. Ieri pomeriggio, l’anziana madre della vittima – assieme ad alcuni parenti - si era recata dai carabinieri per denunciare la scomparsa del figlio. Era preoccupata perché non l’aveva visto tornare a casa dopo ore di assenza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico