Ancona, doppio arresto per usura l'uomo gestiva, la moglie incassava

Usuraio arrestato dai carabinieri
 ANCONA - Gli arresti domiciliari non gli hanno insegnato nulla. Anche da casa riusciva a rendere la vita delle sue vittime un inferno. Come un regista del male, ordiva le...

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 ANCONA - Gli arresti domiciliari non gli hanno insegnato nulla. Anche da casa riusciva a rendere la vita delle sue vittime un inferno. Come un regista del male, ordiva le trame del suo diabolico disegno seduto alla scrivania, consultando l’agenda in cui segnava nomi, telefoni e cifre da riscuotere. Agli appuntamenti mandava la moglie, giovane mamma di due bambine. Il marito, infatti, da Ferragosto non poteva allontanarsi da casa: era agli arresti domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico, dopo che i carabinieri l’avevano sorpreso a ritirare una mazzetta da 5mila euro nell’officina di un carrozziere di Brecce Bianche.


Una delle tante vittime dell’usuraio, se è vero che diverse persone, appresa quella notizia dai giornali, hanno trovato il coraggio di denunciare e una dopo l’altra si sono presentate al Comando dei carabinieri. Affare di famiglia Fiorindo Di Rocco, 38enne anconetano, ora è stato trasferito in carcere a Montacuto, come inasprimento della misura cautelare, su disposizione del Pm Rosario Lioniello che ha coordinato le indagini. Ma stavolta è finita nei guai anche la compagna 31enne. Per gli inquirenti lui era la mente, lei il braccio. Si sarebbe prestata più volte a fare da esattrice. Il marito, comodamente da casa, contattava le vittime al telefono e fissava gli appuntamenti a cui poi si presentava la moglie. Ma il giochino malefico è stato scoperto dai carabinieri del Comando provinciale che hanno incastrato la coppia.
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Corriere Adriatico